Fatti
Una sorta di flash mob istituzionale per dire “no” alla guerra. È l’idea partita dal Comune di Thiene a inizio settembre con l’intenzione di coinvolgere tutti gli altri municipi dell’Alto Vicentino in un’iniziativa corale e partecipata, proprio negli stessi giorni in cui in tutto il mondo, il 21 di questo mese, si celebra la Giornata internazionale della pace.
L’iniziativa, chiamata “Bagliore di Pace”, è stata promossa dal presidente del consiglio comunale di Thiene Andrea Zorzan, che si è fatto interprete del diffuso sentimento di ripudio per tutte le guerre, dal Medio Oriente fino all’Ucraina senza dimenticare le decine di conflitti attivi nel mondo: «La manifestazione è stata accolta bene da cittadini e associazioni, non era scontato riuscire a portare circa 400 persone in un pomeriggio lavorativo di fronte al municipio per un tema come questo» commenta Zorzan. Il sit in si è infatti svolto mercoledì 3 settembre alle 18.30: dopo l’appello per la pace da parte di Zorzan stesso, è stato osservato un minuto di silenzio per tutte le vittime.
Al termine dell’evento, il Bagliore di Pace è passato nelle mani del presidente del consiglio comunale di Schio, altro Comune che ha aderito al progetto. È stato proprio questo gesto il momento più simbolico dell’iniziativa, a suggello della volontà di diffondere quanto più possibile il coro contro le guerre. Anche la manifestazione di Schio, nel pomeriggio del 12 settembre, ha raccolto molte adesioni con circa 400 persone presenti, a dimostrazione di come il territorio sia sensibile al tema.
«La proposta è arrivata in consiglio comunale da parte di un gruppo di minoranza ma è stata approvata a larga maggioranza. Si sta discutendo di portare gli investimenti in armamenti al 5 per cento del Pil, ci sono una cinquantina di conflitti nel mondo e la guerra sembra essere l’unico metodo per affrontare situazioni di conflitto. Noi siamo contrari a tutto questo, dobbiamo farci portavoce della Costituzione che ripudia la guerra, i governi devono mediare, non andare nella direzione del riarmo». Valter Orsi, presidente del consiglio comunale di Schio, motiva con queste parole l’adesione del suo Comune al progetto, entusiasta di aver portato il “bagliore” di fronte al municipio scledense e di aver riscontrato la stessa partecipazione di Thiene.
«Dopo la seconda guerra mondiale ci sono state tantissime guerre, molte delle quali passate inosservate. Il problema dei conflitti è purtroppo attuale sebbene i media spesso non ne parlino, pertanto dobbiamo continuare a fare rumore per far tacere le armi» continua il presidente, richiamando nel suo discorso il collega Zorzan che ha promosso l’iniziativa. «Il nostro obiettivo è far sì che quante più istituzioni possibili aderiscano, per il momento ci siamo rivolti solo ai Comuni dell’Alto Vicentino ma auspichiamo che altri enti possano aderire. Non possiamo restare in silenzio», conclude Zorzan. Il riferimento, neanche velato, è ai Comuni capoluoghi di provincia e alla Regione; quest’ultima, in realtà, ha già fatto sentire la propria presenza tramite la partecipazione a titolo personale della consigliera Pd Chiara Luisetto, un messaggio del presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti e uno del presidente della Regione Luca Zaia.
Il Bagliore di Pace è ora passato nelle mani del Comune di San Vito di Leguzzano (Vicenza) e proseguirà a Malo, Marano Vicentino e Piovene Rocchette. L’intenzione è di organizzare ogni dieci giorni un sit in, generando un “rumore assordante” contro tutte le guerre.
«Come c’è il dolore personale, così, anche ai nostri giorni, esiste il dolore collettivo di intere popolazioni che, schiacciate dal peso della violenza, della fame e della guerra, implorano pace». Lo ha ricordato papa Leone XIV, nell’omelia della veglia del Giubileo della consolazione. «La vera consolazione che dobbiamo trasmettere è quella di mostrare che la pace è possibile, e che germoglia in ognuno di noi se non la soffochiamo. I responsabili delle Nazioni ascoltino in modo particolare il grido di tanti bambini innocenti, per garantire loro un futuro che li protegga e li consoli».