Stiamo inquinando l’Universo come la Terra: la corsa sfrenata ai satelliti
L’astrofisica Patrizia Caraveo lancia l’allarme: lo spazio si sta riempiendo di satelliti senza regole. Utili ma inquinanti, oscurano le stelle e ostacolano la ricerca. Nel 2023 ne sono stati lanciati 2.600. Serve un’“ecologia spaziale” per salvare il cielo e il futuro.
Scrutando il cielo, oltre le stelle brilla un problema irrisolto: «Potrebbe impattare il nostro modo di vivere e la qualità della nostra vita nei prossimi anni, perché stiamo riempiendo lo spazio di satelliti per fornire servizi. Certo, questi satelliti sono utili, ma lo stiamo facendo senza regole. E una società non va avanti senza regole…» spiega l’astrofisica Patrizia Caraveo, che per tre anni sarà al vertice della Società astronomica italiana, ospite recentemente di Castello Festival 2025 a palazzo Zuckermann a Padova.
Già dirigente di ricerca all’Istituto nazionale di astrofisica, ha collaborato a diverse missioni spaziali e fa parte delle “100 donne contro gli stereotipi”. Con Ecologia spaziale. Dalla Terra alla Luna a Marte (Hoepli, pagine 154, euro 17.90) analizza l’impatto inquinante delle “macchine orbitanti” perfino sulla ricerca scientifica.
«Le caratteristiche dei satelliti riflettono molto la luce del sole. Sono grandi come un tavolo da cucina, in metallo con un pannello solare grande quasi cinque volte il satellite. Quando il sole tramonta sulla terra, continuano a esserne illuminati, rendendo difficile non solo l’osservazione a occhio nudo ma anche quella degli addetti ai lavori. Il satellite attraversa il campo di vista di un telescopio e lascia una strisciata brillantissima che rende i dati raccolti inutilizzabili» evidenzia Caraveo.
I numeri, del resto, sono… esorbitanti: «Mentre per circa mezzo secolo, dalla metà degli anni Sessanta al 2015, il numero di satelliti lanciati ogni anno si aggirava intorno alle 200 unità, dopo il 2015 si nota un deciso aumento che poi diventa una crescita vertiginosa. Nel 2023 sono stati lanciati circa 2.600 satelliti, oltre 2.000 con bandiera americana».
Satelliti anche commerciali. Solo la rete Starlink di Elon Musk, nel 2024 ne contava già 6.086 con l’obbiettivo di raddoppiarli in tempi brevi. La Cina ha iniziato il progetto “Mille vele” che prevede diecimila satelliti intorno al nostro pianeta. E nello spazio, finora, non ci sono regole.
Caraveo, infine, sottolinea la secolare tradizione del Bo’, dalla Specola di Galileo fino a Cesare Barbieri: «Certamente, Padova ha avuto e continua ad avere un ruolo di prestigio nel nostro campo scientifico. Vanta una grande scuola, moltissimi ricercatori e professori che collaborano con le missioni spaziali, con l’Agenzia spaziale europea, con la Nasa. Incontro colleghi padovani in giro per il mondo, proprio perché Padova è un grande polo di sapere scientifico in campo spaziale».