“Si scrive Marcato, si legge Veneto”. In giacca e cravatta, barba di qualche giorno, Leone di san Marco sullo sfondo, Roberto Marcato, che non potrà tornare a fare l’assessore (avendo già sfruttato il “bonus” di due legislature) vuol rinverdire, con la casacca della Lega-Liga Veneta-Stefani Presidente, il primato di candidato consigliere più votato. Ma stavolta, per il “Bulldog” di Piombino Dese, sarà durissima. Scende infatti in campo, come capolista del Carroccio in tutte le province, Luca Zaia, governatore del Veneto per tre mandati, che il suo slogan concretissimo (“Dopo Zaia, scrivi Zaia!”) l’ha coniato in diretta, mercoledì 15 ottobre, al raduno del Teatro Geox. Dove il popolo leghista ha consacrato leader l’ex sindaco di Borgoricco, Alberto Stefani, il quale ai suoi elettori manda un segnale preciso: “Sempre più Veneto”.
Veneto. “Impegno Passione Veneto” è la triade su cui scommette Manuela Lanzarin, assessore uscente alla sanità, che corre nel Vicentino per la Lega. E il trevigiano Alberto Villanova, che nell’ultima legislatura ha fatto il capogruppo della Lista Zaia, si ircandida, tra Alberto da Giussano e Leone di san Marco, all’insegna della “Linea del Piave”.
L’emozione non ha voce. “La voce della Bassa” è lo slogan prescelto da Filippo Lazzarin, che nel 2021 è stato rieletto primo cittadino di Arzergrande. “La tua voce in Regione” è viceversa lo slogan prescelto da Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago, che è in lizza nella provincia di Vicenza sotto le insegne di Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto. “Con tutta la nostra Voce” è invece lo slogan di Vanessa Camani, capogruppo uscente del Partito democratico, che va a caccia di preferenze insieme al vicesindaco Pd di Padova Andrea Micalizzi (“Una pagina nuova per il Veneto”).
Il Palazzo scende in strada. Per i candidati è giocoforza puntare a ridurre la distanza tra istituzioni e cittadini. Ecco allora “Un sindaco di cui fidarti”, il messaggio lanciato da Filippo Giacinti, avvocato e primo cittadino di Albignasego, che si propone nella lista di Fratelli d’Italia. “Ancora più vicini” è la promessa di Sabrina Doni già sindaca di Rubano e candidata del Pd. Elisa Venturini, anche lei ex prima cittadina (di Casalserugo), punta al secondo mandato per Forza Italia con lo slogan “Una di noi”. Ed Eleonora Mosco, capogruppo della Lega a Padova, punta diritto: “Scegli chi ti guarda negli occhi”.
Cuoricini. Per solutori più che abili il primo volantino di Enoch Soranzo, vicepresidente uscente del Consiglio regionale. Unendo le prime due lettere di “PAssione DOveri VAlori” si compone la parola “PADOVA”. Pazienza se i Coma_Cose hanno interrotto il loro sodalizio, ma i cuoricini in campagna elettorale vanno forte. Elena Cappellini, consigliere comunale meloniana a Palazzo Moroni, mixa sapientemente “orgoglio padovano, cuore veneto”. “Con Cuore e coerenza da sempre tra la gente” è l’impegno di Rocco Bordin, già assessore comunale forzista nella città del Santo ai tempi della giunta Destro, ora in lizza con Fratelli d’Italia. “Esperienza e cuore per il Veneto” rilancia Martina Vesnaver, forzista, già sindaca di Spinea dal 2019 al 2023.
Geometrie. “Veneto al centro” è il posizionamento di Fabio Bui, ex “numero uno” della Provincia di Padova e candidato presidente del neonato movimento “Popolari per il veneto”. “Forti dei nostri valori nel centrodestra. Se ci credi, scegli” è l’appello di Antonio De Poli, segretario nazionale dell’Udc.
Voglia di futuro. “Creare futuro” è lo slogan principale di Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso, candidato per il centrosinistra alla presidenza del Veneto. “Cultura è futuro, il Veneto è cultura” è il sillogismo di Paola Geremia, docente e assessore meloniana di Cittadella.
Cambiamento. Appare più grintoso lo slogan prescelto da Virginia Libero, segretaria nazionale dei Giovani Democratici e candidata del Pd, che si presenta all’insegna di “Cambiamo tutto”. “La Svolta, un altro Veneto è possibile” è la convinzione di Luciano Sguotti, in corsa con il Pd.
C’è più… giusto. Per un candidato alle Regionali quasi d’obbligo un riferimento al Veneto. “Un Veneto più giusto, un Veneto più forte” è l’impegno di Stefano Pozzi, manager che ha lavorato anche per Confindustria. “Per un Veneto più Verde, più Giusto, più Sano” gli fa eco Andrea Zanoni, consigliere regionale uscente, che stavolta si mette in gioco (in provincia di Treviso) con Alleanza Verdi Sinistra-Reti civiche. “Dalla parte giusta” è la convinzione di Edoardo Bortolotto, avvocato, candidato consigliere M5S nel Vicentino. Non parteciperà invece alla corsa la consigliera uscente Erika Baldin, che ha concluso la seconda legislatura a Venezia. “Il Veneto che vale davvero” è lo slogan di Arturo Lorenzoni, già vicesindaco di Padova e consigliere regionale uscente, che guida la sfida della lista “Le Civiche Venete per Manildo presidente”.
Padova. “Per Padova” è l’impegno di Giuseppe Pan, già sindaco di Cittadella, capogruppo della Lega Salvini Premier nella passata legislatura, che ora ci riprova indicando come riferimenti “esperienza, concretezza, futuro per il Veneto”.
Tandem. Chiedono voti in tandem (“Insieme = Più forti) l’ex sindaco di Vigonza innocente Stefano Marangon e l’ex prima cittadina di Villanova di Camposampiero, Silvia Fattore, che pedalano sul “triciclo” di Uniti per Manildo Presidente, neonata formazione costituita da Azione, Casa Riformista (Italia Viva), Più Europa, Partito socialista e Socialisti liberali.
Fin che la barca va. “Duri ai banchi” (l’incoraggiamento che il capitano di galea rivolgeva ai rematori, ai tempi della Serenissima), è l’hashtag- parola d’ordine di Riccardo Szumski, candidato presidente di Resistere Veneto, tra i pochi movimenti che hanno dovuto raccogliere le firme in tutte le province.