Fatti | Regionali 2025
“Si scrive Marcato, si legge Veneto”. In giacca e cravatta, barba di qualche giorno, leone di San Marco sullo sfondo, Roberto Marcato, che non potrà tornare a fare l’assessore (avendo già sfruttato il “bonus” di due legislature), vorrebbe rinverdire, con la casacca della Lega-Liga Veneta-Stefani Presidente, il primato di candidato consigliere più votato. Ma stavolta, per il “Bulldog” di Piombino Dese, sarà durissima. Scende infatti in campo, come capolista del Carroccio in tutte le province, Luca Zaia, governatore del Veneto per tre mandati, che il suo slogan concretissimo (“Dopo Zaia, scrivi Zaia!”) l’ha coniato in tempo reale al passaggio del testimone allestito al Teatro Geox di Padova. Dove il popolo leghista ha consacrato leader l’ex sindaco di Borgoricco, Alberto Stefani, il quale ai suoi elettori manda un segnale preciso: “Sempre più Veneto”.
Più Veneto per tutti. “Impegno Passione Veneto” è la triade su cui scommette Manuela Lanzarin, assessore uscente alla Sanità, che corre nel Vicentino per la Lega. E il trevigiano Alberto Villanova, che nell’ultima legislatura ha fatto il capogruppo della Lista Zaia, si ricandida, tra Alberto da Giussano e Leone di San Marco, all’insegna della “Linea del Piave”. “Veneto, per sempre” è la promessa della Liga Veneta Repubblica. “Non si può fermare il Veneto” rilancia Fratelli d’Italia. “Il Veneto merita di più” sottolinea Monica Balbinot, già assessora alla Cultura nella giunta Zanonato 2004-2008 e punta di diamante di Uniti per Manildo. “Il Veneto che vale davvero” è lo slogan di Arturo Lorenzoni, speaker uscente del centrosinistra, che guida la sfida della lista “Le Civiche Venete”. “Insieme per il Veneto” è la proposta di Fabrizio Boron, in lizza per Forza Italia. Secondo Elisa De Berti, vicepresidente uscente con delega ai Trasporti, “Il Veneto cresce se ci muoviamo insieme”.
L’emozione non ha voce. “La voce della Bassa” è lo slogan prescelto da Filippo Lazzarin, che nel 2021 è stato rieletto primo cittadino di Arzergrande. “La tua voce in Regione” è viceversa lo slogan prescelto da Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago, in lizza nella provincia di Vicenza sotto le insegne di Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto. “Con tutta la nostra voce” è invece lo slogan di Vanessa Camani, capogruppo uscente del Partito democratico, che va a caccia di preferenze insieme al vicesindaco Pd di Padova Andrea Micalizzi (“Una pagina nuova per il Veneto”). “Più voce alla Bassa, più forza al Veneto” è l’adagio prescelto dal sindaco di Monselice, Giorgia Bedin, esponente della Lega, in piena sintonia con Marcato. “La tua assenza ha un prezzo. La tua voce no” riflette Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti ed alfiere indipendente del M5S a Venezia, Padova, Rovigo e Belluno.
Il Palazzo scende in strada. Per i candidati è giocoforza puntare a ridurre la distanza tra istituzioni e cittadini. Ecco allora “Un sindaco di cui fidarti”, il messaggio lanciato da Filippo Giacinti, avvocato e primo cittadino di Albignasego, che si propone nella lista di Fratelli d’Italia. “Un sindaco che ascolta e agisce” si qualifica Antonella Argenti, prima cittadina di Villa del Conte, in posta per i meloniani. “Ancora più vicini” è la promessa di Sabrina Doni, già sindaca di Rubano e candidata del Pd. Elisa Venturini, anche lei ex prima cittadina (di Casalserugo), punta al secondo mandato per Forza Italia con lo slogan “Una di noi”. “Insieme. Come ogni storia che conta” sottolinea Elena Ostanel, consigliera uscente de “Il Veneto che vogliamo”, che chiede un voto a Padova per Alleanza Verdi Sinistra.
Cuoricini. Per solutori più che abili il primo volantino di Enoch Soranzo, vicepresidente uscente del Consiglio regionale. Unendo le prime due lettere di “PAssione DOveri VAlori” si compone la parola “PADOVA”. Pazienza se i Coma_Cose hanno interrotto il loro sodalizio, ma i cuoricini in campagna elettorale vanno forte. Elena Cappellini, consigliere comunale meloniana a Palazzo Moroni, mixa sapientemente “Orgoglio padovano, cuore veneto”. “Esperienza e cuore per il Veneto” rilancia Martina Vesnaver, forzista, già sindaca di Spinea dal 2019 al 2023. “Veneto, con la testa e con il cuore” promette la giornalista, scrittrice e divulgatrice culturale, Federica Morello, in lizza con l’Udc,
Geometrie. “Veneto al centro” è il posizionamento di Fabio Bui, ex “numero uno” della Provincia di Padova e candidato presidente del neonato movimento “Popolari per il veneto”. “Forti dei nostri valori nel centrodestra. Se ci credi, scegli” è l’appello di Antonio De Poli, segretario nazionale dell’Udc. “Sempre e per sempre dalla stessa parte. La tua” chiosa Antonella Tocchetto, rappresentante del Pd nella Marca. “Dalla tua parte… sempre!” sottoscrive Nicola Sella, candidato consigliere della Liga Veneta Repubblica.
Voglia di futuro. “Creare futuro” è lo slogan principale di Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso, candidato per il centrosinistra alla presidenza del Veneto. “Cultura è futuro, il Veneto è cultura” è il sillogismo di Paola Geremia, docente e assessore meloniana di Cittadella.
“Il futuro che scegli tu” invece il mantra di Eleonora Mosco, consigliere comunale e provinciale del Carroccio. “Diritti al futuro” indica il navigatore di Marco Ferrero, avvocato civilista, candidato indipendente nella lista Pd nel Veneziano. “Europa e Regione: un futuro che ci unisce” argomenta Marco Della Pietra, alfiere di Fratelli d’Italia nel Trevigiano. “Generazione futuro” è il telegramma di Margherita Lachin, in pista con il Pd nel Veneziano.
Come si cambia. Appare più grintoso lo slogan prescelto da Virginia Libero, neo-segretaria nazionale dei Giovani Democratici e candidata dem nel Padovano, che si presenta all’insegna di “Cambiamo tutto”. “La svolta, un altro Veneto è possibile” è la convinzione di Luciano Sguotti, in corsa con il Pd.
C’è più… giusto. “Un Veneto più giusto, un Veneto più forte” è l’impegno di Stefano Pozzi, manager che ha lavorato anche per Confindustria e che ora corre con il Pd a Padova. “Per un Veneto più Verde, più Giusto, più Sano” gli fa eco Andrea Zanoni, consigliere regionale uscente, che stavolta si mette in gioco (in provincia di Treviso) con Alleanza Verdi Sinistra-Reti civiche. “Dalla parte giusta” è la convinzione di Edoardo Bortolotto, avvocato, candidato consigliere M5S nel Vicentino.
Proposta croccante. “Pan in Veneto per i padovani” suggerisce Giuseppe Pan, capogruppo uscente del Veneto, giocando sul suo cognome, elettoralmente appetibile.
Casa dolce casa. “Nessuno senza casa, nessuno lasciato indietro” è l’appello di Mattia Chinello, avvocato del Foro Padovano, candidato di Pace-Salute-Lavoro/Rifondazione comunista con Manildo Presidente.
Tandem. Chiedono voti in tandem (“Insieme = Più forti) l’ex sindaco di Vigonza innocente Stefano Marangon e l’ex prima cittadina di Villanova di Camposampiero, Silvia Fattore, che pedalano sul “triciclo” di Uniti per Manildo Presidente, neonata formazione costituita da Azione, Casa Riformista (Italia Viva), Più Europa, Partito socialista e Socialisti liberali.
Avanti. “Avanti tutta!” è la parola d’ordine di Massimo Cavazzana, primo cittadino di Tribano, che indossa la casacca dell’Udc. “Avanti con il territorio” gli fa eco Giulio Centenaro, consigliere uscente, leghista di Santa Giustina in Colle. “Guardiamo avanti insieme” è la proposta di Eleonora Guizzaro, monselicense doc e candidata del Pd.
Impegno. “L’esperienza che continua. L’impegno che resta” è la sintesi di Elisa Cavinato, già assessora a Vigodarzere, che nel 2020 venne eletta nella lista Zaia Presidente e che ora tenta il bis nella lista del Carroccio. “Fatti, no ciacole” è lo slogan di Dario Bond, già parlamentare di Forza Italia, che torna in campo a Belluno con Fratell d’Italia. “Fatti, no Ciacole” condivide Riccardo Szumski, candidato presidente di Resistere Veneto, che non rinuncia al suo hashtag: #duriaibanchi. “Visione e competenza” promette l’avvocato Alessio Morosin, alfiere di Indipendenza Veneta, candidato nella lista della Liga Veneta Repubblica, a sostegno di Stefani.
Mens sana. “Per una sanità più efficiente ed umana” è la promessa di Antonino Pipitone, in corsa a Padova per Uniti per Manildo. “Per una politica sanitaria basata sulle evidenze scientifiche” è lo slogan di Maria Antonietta Auditore, proposta dalla stessa lista.
L’unica. Federica Morello, schierata nella lista dell’Unione di Centro, si propone come “l’unica candidata di Montagnana per una Bassa Padovana che davvero conti e faccia sentire la sua voce in Regione”. “L’alternativa è ora!” sostiene Mariagrazia Lizza, esponente di Noi Moderati-Civici per Stefani nel Trevigiano.