Un dono fatto con le mani di qualcuno è sempre un dono che parla di speranza. Lo certificano le parole di Guido Marangoni, scrittore e padre di una figlia con sindrome di Down, riportate nella pagina precedente, e lo rendono palese le storie di chi – persone, associazioni, gruppi di volontari – si cela dietro un oggetto creato e creativo. Seguendo lo stimolo datoci, abbiamo recuperato alcune proposte.
Prodotti fatti a mano sono quelli dei vari progetti del Gruppo Polis. In via Pontevigodarzere 111 a Padova ha sede Lopup, (lop-up.com)una vera sartoria sociale nata all’interno del progetto Lop – Laboratorio occupazionale protetto, che coinvolge persone in difficoltà economica e lavorativa e dà loro uno sbocco occupazionale. Ogni prodotto sartoriale – dallo zaino al cestino alla borsa – è un pezzo unico di artigianato che utilizza materiali recuperati dalle aziende del territorio, unendo riscatto sociale ed economia circolare in una filiera etica e sostenibile. Nella stessa sede si trova uno showroom, che è anche spazio di incontro, dove trovare le ceramiche del laboratorio del centro diurno La Bussola, per persone senza dimora o in condizione di esclusione sociale, nonché i lavori del centro diurno per la salute mentale Attivamente, di quello per la disabilità Il Mosaico e della fattoria sociale Fuori di Campo: dai piatti alle ciotole ai taglieri, dagli orecchini e collane di bigiotteria ai barattoli decorati, dai copriquaderni ai portachiavi. Lavori fatti a mano sono anche quelli della cooperativa Vite Vere Down Dadi, che nello showroom-laboratorio In.Perfetto, aperto nel 2024 a Padova in via Alberto da Padova, ospita una ventina di utenti con disabilità intellettiva, quasi tutti affetti da sindrome di Down, che svolgono attività artigianale e accolgono i clienti. Alcuni oggetti provengono da fornitori esterni, molti altri sono realizzati o decorati direttamente dai ragazzi, che creano pupazzi, angeli, addobbi natalizi, calici e tazze, e poi lampade, dipinti su stoffe, astucci. I proventi sostengono il progetto di autonomia abitativa della cooperativa (www.cooperativavitevere.org).
Le cooperative sociali Nuova Idea, Il Girasole e Solaris, che lavorano nell’ambito della disabilità e del disagio psichico, in collaborazione con Consorzio Veneto Insieme e Ulss 6 Euganea, propongono FabbricArte: un atelier laboratorio che realizza prodotti di alto valore artigianale e sociale e progetti di inclusione e cittadinanza attiva per abbattere le barriere che troppo spesso separano le persone con disabilità e problemi psichici e la comunità. Il laboratorio propone dai gioielli ai lavori all’uncinetto e su stoffa. Si trova ad Abano Terme in piazza San Martino 7 (www.cooperativanuovaidea.it/fabbricarte).
Un regalo “vivo”? A Saonara in via Ugo Foscolo 23/a si trova il punto vendita e fioreria Millepetali della cooperativa sociale Il Glicine, che propone fiori e piante sia dei vivai del territorio che delle proprie serre, e confezioni floreali e regalo preparate nei propri laboratori. Si possono completare con dolciumi e con le confetture fatte con i loro frutti di bosco (www.coopglicine.it). A Conselve in via Palù 63 si trovano invece i lavori della cooperativa Alambicco: dalle serre arrivano piante ornamentali o da orto, dai laboratori quadri, magliette e alberi di Natale in ceramica (www.alambicco.net).
Il progetto Abilmente della fondazione Engim (Ente nazionale Giuseppini del Murialdo, www.engimif.it/prodotti) – dedicato a ragazzi che hanno terminato un percorso scolastico e formativo e sono in attesa di inserimento lavorativo protetto – porta a creare pezzi unici, realizzati o decorati, che sono visionabili al Sanga bar, il “bistrot dell’inclusione” nel patronato San Gaetano di Thiene, dove si trovano anche altre proposte natalizie pensate “per chi ama regalare cose buone, belle e fatte con il cuore”. Nella sezione regali solidali, la cooperativa sociale san Matteo e san Luigi di piazza Reggenza 5, ad Asiago, mette in mostra alcuni degli oggetti creati nelle attività occupazionali del centro diurno, che ospita persone con diversi profili di disabilità: ceramica, cucito, falegnameria e quilling (decorazioni realizzate con la carta): cooperativasanmatteosanluigi.it.
Un regalo solidale può essere originale in molti modi: ad esempio, si può fare solidarietà anche con prodotti goderecci. Una prima proposta potrebbe essere quella dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio (Opsa), con il suo Natale all’opera. Gusti e sapori del territorio vengono uniti in un’azione doppiamente solidale, visto che i prodotti selezionati arrivano da realtà che da tempo sostengono la struttura o da imprese e cooperative sociali. Due i “box” disponibili: quello “oro” da 28 euro e il “rosso” da 18 euro. I box solidali sono disponibili al centralino dell’Opsa per tutto il periodo natalizio. Il ricavato va a sostegno dei progetti e dei servizi socioassistenziali dell’ente (info e prenotazioni: info@operadellaprovvidenza.it).
Una proposta simile viene invece da cinque cooperative sociali, di cui due padovane, impegnate a proporre risposte ai bisogni di inclusione sociale e inserimento lavorativo di persone con disabilità, vulnerabili o in situazione di svantaggio, che si sono messe assieme per proporre un proprio pacco natalizio denominato Benfatto. Sono le cooperative Alternativambiente e Il Sentiero di Carbonera (Tv), Caresà di Brugine (Pd), Dumia di Feltre, Idee Verdi di Selvazzano Dentro: propongono una selezione di prodotti di alta qualità, rispettosi dell’ambiente e di chi li ha creati, che acquistati aiutano a sostenere nuovi progetti. Vi sono pasta, pesto, passata, dolciumi, vino e altro ancora, con cui comporre il proprio pacco dono. Info e prenotazioni: benfattocoopsoc@gmail.com.
In tema di alimenti solidali le proposte non mancano: tante organizzazioni non profit propongono panettoni e dolciumi. Ci sono però anche realtà più piccole che, come la cooperativa Giovani e Amici di Terrassa Padovana, tra le opportunità lavorative occupazionali di inclusione sociale rivolte a persone in situazione di fragilità propone Umami Bistrot, caffetteria e pasticceria, a San Pietro Viminario, e Umami Factory, edicola, fioreria e negozio di regali e giocattoli, in piazza dell’Assunta a Cartura.
Nelle botteghe equo e solidali di Angoli di Mondo-Altromercato (www.angolidimondo.it), si possono acquistare, tra i tanti prodotti, cous cous e datteri prodotti dalla cooperativa palestinese di donne Parc, che continua a operare nonostante le condizioni estreme e produce olio d’oliva per la linea di cosmesi Natyr di Altromercato. Vi sono poi saponi e creme speciali dell’associazione Aowa (Association of Women’s Action for Training & Rehabilitation) della stessa linea Natyr, tra cui, come novità, il cofanetto “Hope for Palestine”. E ancora, i succhi e le confetture della cooperativa Insieme di Bratunac, dove lavorano sia serbi che bosniaci: un segno tangibile di speranza a 30 anni dall’eccidio della vicina Srebrenica.