Un gesto di speranza verso i più poveri del mondo? Lo si può fare sostenendo i missionari, in particolare i fidei donum della Diocesi padovana, ad esempio, che operano in tre continenti. Ecco alcuni progetti che si possono sostenere (www.centromissionario.diocesipadova.it).
In Brasile, nella Diocesi di Roraima, i missionari padovani si trovano a operare in Caracaraí e Iracema: due realtà periferiche che stanno affrontando grandi mutamenti sociali, ecclesiali e ambientali. Inoltre, in collaborazione anche con le Diocesi di Treviso e Vicenza, due missionari lavorano a Pacaraima, città di frontiera con il Venezuela, in una missione che si svolge su due fronti principali: la pastorale “indigenista”, che accompagna il cammino delle comunità, la formazione, la lotta per il territorio e i diritti, la difesa della cultura, in una realtà che si scontra con l’invasione delle terre indigene da parte dell’agrobusiness e con l’attività estrattiva mineraria predatoria; c’è poi la migrazione dal Venezuela, un fenomeno che si è andato intensificando, raggiungendo oltre 55mila arrivi all’anno. I migranti sono spinti verso il Brasile dalla fame, dal bisogno di accedere alla sanità, dalla necessità di trovare un lavoro.
In Thailandia sono invece impegnati quattro missionari fidei donum delle Diocesi di Padova, Vicenza e Belluno-Feltre. A Chae Hom, in particolare, la missione privilegia la creazione e il rafforzamento delle comunità cristiane, inserendosi nelle diverse tradizioni culturali e religiose, e realizza un servizio di promozione umana e cristiana per la gente dei monti e per i più poveri, favorendo l’istruzione e la formazione dei ragazzi. È nato inoltre un progetto, ispirato all’enciclica Laudato si’, per diffondere la cultura della cura integrale del Creato, sensibilizzare alle tematiche ecologiche e sostenere l’agricoltura biologica.
In Etiopia, nella prefettura di Robe, tre missionari padovani assieme alle piccole comunità cristiane si occupano di prima evangelizzazione, catechesi e scuola in un contesto di maggioranza musulmana. Una particolare attenzione viene data alla promozione della donna offrendo la possibilità di raggiungere una certa autonomia economica attraverso la valorizzazione delle loro qualità avviando una piccola attività lavorativa come ad esempio la preparazione di tè o caffè, di qualche prodotto alimentare, produzione di utensili di uso domestico, allevamento di qualche pecora o gallina. Il Centro missionario di Padova permette di sostenere i progetti anche con piccole, ma costanti donazioni mensili.
Progetti in Africa e Sud America li promuove anche Terra e Missione, realtà che edita la rivista omonima. Si può sostenerli con donazioni o acquistando i regali solidali come l’agenda missionaria 2026 con copertina realizzata a mano con tessuto Ndop-wax, tradizionale del Camerun (12 euro) o altri articoli e gadget (terraemissione.org).