FattiCongelati 90 milioni di euro del bilancio di Frontex, l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera (con trenta Paesi aderenti, sede a Varsavia e 749 membri del personale).
Lo ha deciso il Parlamento europeo con 470 voti favorevoli, 96 contrari e 125 astensioni. Frontex aveva sottoposto i conti del bilancio 2022 che assommano a 757 milioni, 793 mila e 708 euro. È stato sottoposto a riserva il dodici per cento di questa cifra. Di più: una risoluzione dell’assemblea di Bruxelles (558 favorevoli, 82 contrari e 46 astensioni) chiede di procedere con l’assunzione di venti «osservatori dei diritti fondamentali» e tre vicedirettori esecutivi, di attivare un meccanismo per la segnalazione di incidenti gravi alle frontiere esterne dell’Ue e un sistema di monitoraggio dei diritti fondamentali. A giugno, la Corte dei conti dell’Unione Europea ha pubblicato una dettagliata relazione: in particolare sottolinea come «Frontex non ha aiutato con sufficiente efficacia gli Stati membri e i Paesi associati allo spazio Schengen a gestire i loro confini». E non risparmiava rilievi all’operato dell’Agenzia nel “contrasto” all’immigrazione illegale e alla criminalità. Nel frattempo, il “caso Frontex” è approdato fino alla Corte di giustizia europea. Uno studio di avvocati olandesi, che rappresenta una famiglia siriana, denuncia “respingimenti illegali” in Grecia. Sulle violazioni dei più elementari diritti umani da parte di Frontex spicca, infine, l’inchiesta del collettivo Lighthouse Reports prodotta in collaborazione con la tv pubblica tedesca Ard, Der Spiegel e Libération. Immagini di violenze e torture che non lasciano margini di dubbio. Tuttavia, Frontex ha appena pubblicato un bando per il rimpatrio di almeno 850 afghani all’anno dal prossimo aprile e fino al 2026. Prevede un cofinanziamento di 14,3 milioni di euro solo per il 2022, con un budget complessivo di oltre 80 milioni.
