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Corte Costituzionale: le scelte del legislatore in pandemia non sono state né irragionevoli né sproporzionate
La Corte costituzionale ha respinto, a vario titolo, tutti i ricorsi che le erano pervenuti in chiave “no vax” attraverso undici questioni di legittimità sollevate da cinque uffici giudiziari. Nel mirino dei ricorrenti soprattutto il decreto, poi convertito in legge, con cui nell'aprile dello scorso anno il governo Draghi aveva introdotto per il personale sanitario e altre categorie di lavoratori pubblici l'obbligo della vaccinazione contro il Covid. La pronuncia della Corte costituzionale era molto attesa sul piano pratico perché, anche se ormai l'obbligo è superato (tanto più con l'anticipo deciso dall'attuale governo), ci sono ancora in ballo le richieste di risarcimento da parte di coloro che sono stati sanzionati