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Cittadella. Il Governo di Singapore entra nella Zitac
Cittadella Nella nuova zona industriale, 160 mila metri quadri saranno destinati a un polo logistico gestito dal gruppo P3, posseduto dal fondo sovrano del Paese asiatico
Cittadella Nella nuova zona industriale, 160 mila metri quadri saranno destinati a un polo logistico gestito dal gruppo P3, posseduto dal fondo sovrano del Paese asiatico
Una profonda trasformazione interesserà una parte importante del territorio di Cittadella. Nella Zitac, la nuova zona industriale situata a est, 160 mila metri quadrati saranno destinati a un nuovo polo logistico, dei quali 86 mila di superficie commerciale utile (cioè dove avverrà l’attività commerciale nel suo complesso, tra cui la ricezione di merci, lo stoccaggio di merci e la vendita, ndg). Secondo gli annunci ufficiali di agosto il polo dovrebbe venire incontro alle necessità di operatori di tutte le dimensioni. Lo realizzerà il gruppo P3, società specializzata nella costruzione e nello sviluppo di magazzini industriali, posseduta al cento per cento dal fondo sovrano del Governo di Singapore. Se il suo impatto sarà significativo per la comunità locale, la valutazione dei benefici effettivi divide nettamente la politica cittadellese. Il sindaco Luca Pierobon si mostra ottimista: «Porterà decine e decine di nuovi posti di lavoro: una cosa non da poco in questo periodo non facile per l’occupazione, tra l’altro con tante aziende propense a delocalizzare. Inoltre rammento a tutti che la Zitac è nata per evitare la dispersione dei capannoni e delle aree artigianali, concentrandoli sulla propria superficie e in strutture più moderne. Alle spalle c’è una società di trasformazione urbana (Stu), sorta nel 2000». Sulle tempistiche di realizzazione, ancora non ci sono scadenze definite: «Probabilmente vedremo qualcosa verso la fine dell’anno prossimo». Di tutt’altro avviso l’opposizione consiliare del Partito Democratico, molto polemica sulla questione. «Certo che nasceranno tanti nuovi posti di lavoro – commenta Paolo Parolin, consigliere comunale del gruppo – Ma a che prezzo? Per noi è chiaro, con tanto più inquinamento e traffico per il passaggio di mezzi pesanti di ogni tipo: il territorio comunale non ha la viabilità adatta per poli della logistica di questo tipo, i quali dovrebbero sorgere a ridosso dei caselli autostradali. Di fatto sarà una colata di cemento che si porterà via tanti terreni. Secondo noi si tratta di tanta speculazione fatta senza programmazione. Purtroppo la Zitac ha alle spalle una società con tanti debiti».