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Contro l’inquinamento arriva la campagna “La Provincia respira”. Coinvolti tutti i Comuni padovani
Un decalogo di buone pratiche, ma le alternative green sono così accessibili?
Un decalogo di buone pratiche, ma le alternative green sono così accessibili?
Giornalista presso l’ufficio stampa e comunicazione del ministero delle Imprese e del Made in Italy (che fa capo al senatore Adolfo Urso), consigliere comunale a San Giorgio in Bosco e componente del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, Fabio Miotti, 35 anni, è il consigliere provinciale al quale – in virtù della delega all’Ambiente – il presidente Sergio Giordani ha affidato la gestione della campagna di comunicazione “La Provincia respira” (budget previsto 50 mila euro). La campagna, scattata a metà gennaio per poi svilupparsi fino a maggio, intende informare capillarmente i 930 mila abitanti dei 103 Comuni padovani in ordine alle iniziative intraprese contro l’inquinamento atmosferico da Pm10 e in favore della sostenibilità. Opuscoli cartacei verranno distribuiti gratuitamente, fra il 22 e il 26 gennaio, in tutte le realtà municipali. “La Provincia Respira” potrà avvalersi di locandine pubblicitarie che, per l’intero mese di febbraio, viaggeranno in doppio formato su 55 autobus del trasporto pubblico; sui social appariranno invece post, con messaggio adattabile alle pagine Facebook e Instagram dei singoli Comuni, che seguiranno un preciso piano editoriale, articolato in quattro rubriche: Buone pratiche; Domeniche ecologiche; Risultati ottenuti; Informazioni sull’ecologia. Già visibile un post che richiama, nientepopodimeno che, il frasario di Mario Riva, presentatore negli anni Cinquanta del programma tv Il musichiere: «Domenica è sempre domenica, ma se è ecologica è meglio». Complessivamente sono previsti in totale 32 post: otto post al mese per quattro mesi. Non manca un sito Internet dedicato (laprovinciarespira.it). Il manifesto delle buone pratiche appare come un vero e proprio decalogo, contiene dei “comandamenti” che però non sarà facile mettere in pratica. A cominciare da quel «lascia a casa l’auto», con l’invito all’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici e della bicicletta, che in qualche modo sembra contraddire il dato con il quale si è chiuso il 2023 sul versante delle immatricolazioni in provincia di Padova: più 15,12 per cento peraltro sotto la media regionale al 18,71 per cento. E i concessionari d’auto si attendono proprio dal ministro Urso la predisposizione, nel 2024, di un decreto che modifichi le regole sugli incentivi. Dal primo al 12 gennaio, nel Padovano, sono state immatricolate 4.486 autovetture, a testimonianza del fatto che un veicolo a quattro ruote, per moltissimi padovani, resta, ancora una necessità. Intanto va ricordato che, proprio in occasione del periodo natalizio, la Provincia ha messo in strada dodici nuovi autobus elettrici, destinati alle linee di BusItalia Veneto che collegano Padova ai colli Euganei. Investimento totale di 6,3 milioni di euro (di cui 5 milioni 358 mila finanziati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti): le batterie vengono ricaricate nel deposito di zona Pescarotto. Il secondo “comandamento” del decalogo è «segui il ritmo delle regole del traffico», con la raccomandazione di rispettare i divieti di circolazione e di sostare sempre a motore spento. La terza regola aurea invita ad approfittare dello smart working, ovvero della possibilità di lavorare da casa. Secondo i dati dell’Osservatorio smart working della School of management del Politecnico di Milano sono stati nello Stivale 3 milioni 585 mila i lavoratori che hanno potuto beneficiare di quest’opportunità. E nel 2024 potrebbero essere almeno centomila in più. È stato calcolato che due giorni a settimana di lavoro da remoto evitano l’emissione di 480 chilogrammi di CO2 all’anno a persona. Ma non tutte le realtà aziendali sono uguali, e sono frequenti casi di lavoratori vittime di tecnostress e di superlavoro. Si passa poi all’invito a regolare il termostato di casa sui 18 gradi e il decalogo della Provincia continua con l’invito a riscaldare gli ambienti solo in modo sostenibile (i generatori di calore a biomassa devono rispettare le norme) e a evitare fuochi all’aperto (no a spettacoli pirotecnici, a barbecue e falò). Sul versante della sostenibilità vanno ridotte le emissioni agricole e promosse le piantumazioni di alberi. «La riduzione totale delle emissioni, rilevata a luglio 2023 rispetto all’anno precedente – recita un altro post su Instagram – equivale all’assorbimento di CO2 di 26.100 alberi». Chiudono il decalogo la raccomandazione a controllare i consumi («sii il capitano della tua sostenibilità») e a partecipare con entusiasmo alle domeniche ecologiche mensili promosse dal Comune di Padova (le prossime sono in calendario il 28 gennaio, il 25 febbraio, il 24 marzo e il 21 aprile). Un invito che potrebbe essere accolto a patto che l’amministrazione municipale, in queste occasioni, s’impegni a potenziare il servizio di trasporto pubblico locale. Basti dire che la frequenza del tram passa infatti da 6-8 minuti nei feriali a 12- 15 minuti nei festivi.