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È la rivoluzione tram. L’estate padovana con più lavori di sempre, ma cambierà la mobilità
Padova attraversa l’estate più piena di cantieri della sua storia recente. Ma a fine 2026 la mobilità sarà del tutto trasformata
Padova attraversa l’estate più piena di cantieri della sua storia recente. Ma a fine 2026 la mobilità sarà del tutto trasformata
Sir3 (Stazione Fs-Voltabarozzo: 5,5 chilometri) pronto per la fine del 2025, Sir2 (Rubano-Vigonza: 17,5 chilometri) terminato per il 30 giugno 2026 (anche se i collaudi faranno un po’ slittare l’avvio dell’esercizio delle due opere). Il cronoprogramma delle due nuove linee del tram di Padova non ammette ritardi. Per la città del Santo quello che sta per arrivare sarà probabilmente l’agosto più ricco di cantieri, ma l’assessore all’Urbanistica e alla Mobilità, Andrea Ragona, sprizza ottimismo e confessa di non avere problemi d’insonnia: «Io ci metto la faccia per l’amministrazione, ma ci sono centinaia di persone che stanno lavorando quotidianamente, anche di notte se necessario, per cambiare il volto della città».
Padova ha fatto il pieno di finanziamenti«Stiamo cogliendo in pieno – ricorda Ragona, esponente di Coalizione Civica – l’opportunità che ci è stata offerta dal Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Noi avevamo sul tavolo molti progetti pronti, che sono stati approvati e finanziati. Grazie a uno stanziamento governativo di 640 milioni, pari a 3 mila euro pro capite, Padova è la città italiana che ha ricevuto di più per piste ciclabili, piazze, scuole, impianti e, soprattutto per il tram». Il Sir 2 richiede un investimento di 415 milioni di euro: 238 milioni arrivano dal Pnrr; 97 milioni dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; 80 milioni dal Fondo Opere Indifferibili (Foi). Per il Sir3 “Italia Domani”, ovvero il Pnrr, garantisce 101 milioni. Ma non è tutto. Da lunedì 15 luglio (e per tutto il mese di agosto) sono in deposito – sostituite da autobus – anche le carrozze del Sir1 (Pontevigodarzere-Guizza), in funzione dal 24 marzo 2007. Sono infatti disponibili altri sette milioni, destinati alla manutenzione delle rotaie. «Oggettivamente abbiamo tanti soldi – commenta l’assessore Ragona – Sinceramente, piuttosto che essere criticato per immobilismo, preferisco le lamentele legate ai cantieri, anche se come amministrazione siamo impegnati a ridurre al minimo i disagi per la cittadinanza».
Un’estate di cantieriI cantieri delle due nuove linee sono disseminati, come non mai, un po’ in tutta la città. Dal 15 luglio, per la realizzazione di un anello ad alta capacità, sono in azione le ruspe alla stazione Fs, dove tra due anni s’incroceranno l’esistente Sir1 con le due nuove linee Sir2 e Sir 3. Per il Sir2 si lavora inoltre in via Tommaseo (dove si realizza il primo tratto di piattaforma, dallo snodo Gozzi-Tommaseo al Tribunale); a Rubano per il deposito, l’officina e il parcheggio scambiatore; alla caserma Romagnoli per il capolinea intermedio; alla Guizza, in vista dell’allargamento del deposito. Per il Sir3 la mappa degli interventi in corso è ancora più ricca. Sono in corso la realizzazione del deposito di Voltabarozzo e della piattaforma in calcestruzzo (su cui si innesteranno le rotaie) tra via Nani e la rotonda di via Zeno, su via Piovese. Il programma dei cantieri comprende inoltre la messa in posizione, a Voltabarozzo, del nuovo ponte in acciaio corten sul canale Scaricatore del Bacchiglione e la realizzazione, fino a via Forcellini, delle piattaforme tranviarie e della ciclopedonale parallela. Fino a settembre, mentre si realizza la via di corsa in via Morgagni, resterà chiuso al traffico il ponte Omizzolo (con modifiche alla viabilità per chi arriva dagli ospedali). I lavori dello snodo Gozzi-Tommaseo costringono chi deve andare dalla Fiera alla stazione Fs a transitare su via Goldoni e via della Pace. Dal 29 luglio verranno realizzati i tratti di piattaforma all’incrocio tra via Sografi e via Forcellini e all’incrocio tra via Gozzi e via Trieste. «Abbiamo in corso davvero tanti cantieri – sottolinea l’assessore – Per fortuna, nelle ore più trafficate, si è creato soltanto qualche rallentamento, ma non particolari imbottigliamenti. Va detto che dobbiamo procedere a pieno ritmo proprio per rispettare le scadenze previste dalla concessione dei fondi europei».
A Pontevigodarzere anche FlixbusIl capolinea Nord del tram, in via Signorini a Pontevigodarzere, diventerà inoltre, dal primo ottobre, la fermata dei pullman di Flixbus e Itabus, che attualmente fanno riferimento all’area priva di servizi di via Sarpi. Ma come saranno le carrozze impiegate sulle nuove linee? «Esteticamente – risponde Ragona – risulteranno uguali a quella della linea Sir1. Però saranno più lunghe, con quattro casse; così la capacità di trasporto dei passeggeri potrà passare dagli attuali 220 a 280. Inoltre le batterie dei mezzi saranno più potenti. Non a caso siamo nell’era del Translohr 2.0: sotto il profilo dell’ingegnerizzazione sono stati fatti passi in avanti significativi». Il cuore del sistema Smart (35 chilometri di rotaia, 55 mezzi e 450 corse), che dovrebbe trasportare ogni giorno almeno 120 mila persone, risulterà di fatto la stazione ferroviaria, dove sarà realizzato un anello ad alta capacità, che garantirà una maggiore presenza contemporanea di veicoli.
A regime le linee saranno ottoMa ovviamente non sarà sempre necessario trasbordare da una linea all’altra. Come si potranno allora raggiungere le diverse destinazioni? «Quando saranno funzionanti anche il Sir3 e il Sir2 – ricorda Ragona – di fatto avremo a disposizione otto linee di trasporto, identificate da altrettanti colori». Un primo ventaglio di combinazioni e di tonalità è già stato ipotizzato. Ad esempio, se sono all’Arcella e voglio andare all’ospedale Civile, anziché prendere la linea rosa T1 Pontevigodarzere-Guizza, posso salire direttamente sulla linea arancione T6 Pontevigodarzere-Voltabarozzo, che mi porterà in via Giustiniani. Le altre linee previste sono la T2, azzurra, Rubano-Vigonza; la viola T3, Rubano-San Lazzaro; la T4, blu, Voltabarozzo-Vigonza; la T5, gialla, Voltabarozzo-San Lazzaro; la T7, rossa, Guizza-Vigonza; la T8, verde, Guizza-San Lazzaro. «Quando il sistema tranviario sarà a regime – conclude l’assessore all’Urbanistica e alla Mobilità – avremo ovviamente una significativa riduzione del numero delle automobili in circolazione. Ricordo che un abbonamento al trasporto urbano costa 400 euro l’anno, poco più di un euro al giorno. Potremo anche destinare degli autobus alla copertura delle zone che attualmente non sono in alcun modo servite». Sul versante dell’inquinamento si prevede la riduzione annua di 15.600 tonnellate di emissioni di anidride carbonica.
La caserma Romagnoli, il Cimitero Maggiore, il teatro Verdi, piazza Insurrezione, la stazione ferroviaria, il tribunale, la fiera, gli istituti universitari di via Tommaseo e del Portello, la nuova Questura, il nuovo ospedale di Padova Est. Sono alcuni dei punti strategici della linea Sir2 (Rubano-Vigonza) che si svilupperà da ovest a est su un tracciato di 17,5 chilometri e avrà 36 fermate. La linea Sir3, stazione Fs-Voltabarozzo, sarà lunga 5,5 chilometri e disporrà di tredici fermate: Pace, Gozzi, Morgagni, Ospedale, Sografi, Forcellini, Gregorianum, Parco Iris, Cornaro, Nani e Piovese. Il nuovo ponte sullo Scaricatore a Voltabarozzo, che sarà collocato a fianco dell’attuale, avrà una lunghezza di 95 metri. Il tram circolerà nella parte centrale del ponte; sul lato che affianca il ponte esistente, ci sarà una pista ciclopedonale; dall’altro un percorso pedonale.
Agosto, tram mio non ti conosco. Parafrasando Achille Campanile, va ricordato che il servizio del Sir1, sospeso dal 15 luglio, resterà fermo quest’anno non le solite tre settimane per la manutenzione ordinaria, ma ben 45 giorni. Poiché nel 2021 Padova ha ottenuto dal ministero dei Trasporti 7 milioni di euro per la manutenzione straordinaria ripartiti su più annualità (2023, 2024 e 2025), il servizio resterà sospeso fino al 30 agosto e verrà attivata la linea SST con autobus sostitutivi. Gli interventi sono mirati al ripristino dell’ancoraggio elastico in resina della rotaia; si lavorerà, in particolare, in riviera Ponti Romani, in riviera Tito Livio e nel tratto compreso tra Prato della valle e piazzale Santa Croce. Sono invece concentrati soprattutto all’Arcella i lavori per il rifacimento della pavimentazione tattile alle banchine di fermata e della sede stradale di alcune fermate.