Fatti
AltaVita, Nicoletto va in pensione
Dopo 42 anni, Sandra Nicoletto lascia la direzione dell’istituto padovano che offre servizi di residenza agli anziani. Il Covid la sua sfida più grande
Dopo 42 anni, Sandra Nicoletto lascia la direzione dell’istituto padovano che offre servizi di residenza agli anziani. Il Covid la sua sfida più grande
«Nel 2020, quando anche la nostra struttura è stata colpita pesantemente dall’emergenza sanitaria, sembrava davvero che non dovesse esserci un domani. I vaccini ci hanno regalato il primo raggio di sole e abbiamo ripreso con fiducia il nostro cammino». Sicuramente è stata quella del Covid la sfida più ardua tra le tante affrontate da Sandra Nicoletto, segretario-direttore generale di AltaVita-Ira, che dal 1° agosto è in pensione dopo 42 anni di servizio. Al suo arrivo in via Beato Pellegrino, il 2 agosto 1982, il reparto Tulipani era una struttura per autosufficienti, mentre nel reparto Rose c’erano tre infermerie. Solo a partire dal 1993, di fronte a necessità assistenziali significativamente aumentate per l’incremento della non autosufficienza, la struttura si sarebbe avvalsa di una dotazione organica di propri medici dipendenti. Nel suo intervento di commiato, pronunciato nell’affollatissima sala polivalente dell’Istituto di riposo per anziani di via Beato Pellegrino, la dottoressa Nicoletto non ha dimenticato proprio nessuno: «L’ente mi ha dato tanto. Lo confesso: qui non mi sono mai annoiata. Questa è una palestra, che permette una crescita continua. Ringrazio gli amministratori, il personale, gli ex colleghi, i professionisti esterni, i volontari, le suore elisabettine, gli ospiti e i loro familiari che hanno sempre arricchito di umanità questi reparti. E ringrazio anche mio marito, che mi ha supportata». In tanti hanno voluto partecipare al passaggio del testimone tra Sandra Nicoletto e il segretario generale facente funzioni Roberto Pinton, 53 anni, dirigente amministrativo responsabile del settore Acquisti, contabilità e bilancio, che è approdato all’ente nel dicembre 2022 dopo aver operato nell’Unione dei Comuni del Medio Brenta, nella Federazione dei Comuni del Camposampierese, nei Comuni di Cadoneghe e di Piove di Sacco. «In tanti anni di lavoro con la dottoressa Nicoletto – ha affermato il presidente del cda Stefano Bellon, affiancato dai consiglieri Luisa Buson e Gaetano Sirone – ho sempre riscontrato dedizione e professionalità in un contesto assistenziale che via via si è profondamente modificato e che nel 2020 si è dovuto confrontare con un‘emergenza traumatica e triste come quella del Covid». Bellon ha ricordato che Altavita-Ira è stata la prima struttura per anziani a dotarsi di un Comitato etico e che ha approntato, nel maggio 2022, il progetto “Rsa senza dolore”, costituendo un gruppo di lavoro sulle cure palliative. Per il Comune di Padova erano presenti le assessore Margherita Colonnello e Cristina Piva e, dopo gli interventi di Daniela Salviato per l’Ulss 6, di Tiziano Martello per l’Azienda Ospedale-Università di Padova, e del vicepresidente della Provincia Luigi Alessandro Bisato, a nome dei medici di AltaVita-Ira è intervento Roberto Ramon: «In lei abbiamo sempre trovato un prezioso riferimento». Parole alle quali ha fatto eco l’intervento di Chiara Bigolaro, responsabile del servizio di Psicologia: «È sempre stato ben chiaro il legame dell’Istituto con la città di Padova; questa visione ci ha anche permesso di valorizzare, nei Quaderni pubblicati dall’ente, tante storie di vita dei nostri ospiti».