Anche 36 studenti di teologia, giovani religiosi che hanno professato i voti temporanei nella congregazione dei Figli della Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, sono arrivati a Roma per partecipare al Giubileo dei seminaristi. Sono accompagnati dai loro formatori e dal superiore generale della congregazione, padre Jesús Díaz Alonso. Oltre che dall’Italia, provengono da Colombia, Brasile, Camerun, Congo, Spagna e Argentina. Studiano nelle diverse case di formazione della congregazione fondata nel 1864 da San Giuseppe Manyanet con l’intento di guidare spiritualmente le famiglie, aiutarle a crescere nella fede e divenire un esempio ispirato alla Santa Famiglia di Nazareth. Rimarranno nella Città Eterna fino a venerdì, poi si sposteranno a Loreto, dove c’è una comunità dei Figli della Sacra Famiglia, e infine, si recheranno a Barcellona per fare un pellegrinaggio sulle orme del fondatore, religioso spagnolo dalla cui ispirazione è sorta la basilica della Sagrada Família.
“Cogliamo l’occasione di questo evento giubilare dell’Anno Santo per tornare alle fonti della fede e del carisma” afferma padre Jesús. Tutte le comunità della congregazione dedicano il mercoledì alla preghiera per le famiglie, mentre il giovedì si prega in modo particolare per le vocazioni. Attualmente la congregazione conta più di cento sacerdoti. Molti altri sono in cammino di discernimento in attesa della professione solenne ma è evidente che “le vocazioni diminuiscono anche nell’ordine voluto da Manyanet – commenta -, specialmente in Italia, Spagna, Argentina e Stati Uniti. Ma non è una novità. La maggior parte dei ragazzi che vogliono seguire Gesù e rispondono alla Sua chiamata, provengono dall’Africa, dalla Colombia e dal Brasile. Probabilmente – riflette il superiore generale – dobbiamo cercare noi modi nuovi per parlare di Gesù, modi nuovi per mostrare ai giovani della nostra epoca la bellezza del Vangelo, fargliela vivere”. Molte comunità, specialmente in Spagna, stanno investendo nelle scuole come spazio privilegiato per l’evangelizzazione. “Da tempo abbiamo intrapreso un cammino con gli studenti – prosegue padre Jesús Díaz Alonso -. Vorremmo che gli istituti scolastici diventassero delle comunità di fede dove i ragazzi, con le loro famiglie, possano crescere insieme. Senza trascurare l’istruzione formale, ma parallelamente proviamo a creare un ambiente nel quale si possano vivere i valori del Vangelo. Questo è uno dei nostri obiettivi”.
Oltre che nelle scuole, i religiosi svolgono il loro ministero nelle parrocchie a loro affidate. “Il nostro carisma – le parole di padre Jesus – è accompagnare, educare, lavorare con le famiglie sotto l’ispirazione della Santa Famiglia di Nazareth”. Già nel XIX secolo padre Manyanet – che nel 1874 fondò il ramo femminile – insegnava che “per formare famiglie cristiane è necessario educare il cuore, cioè i sentimenti, gli affetti, le relazioni e l’intelletto”. In riferimento al tema del Giubileo ha quindi fatto presente che la famiglia è il luogo in cui “nasce e cresce la speranza. Se questa va bene, allora va bene tutto. Per questo siamo convinti che tanto l’educazione quanto il lavoro insieme alle famiglie siano senza dubbio un segno di speranza per il futuro”.