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A Trieste tra i profughi afghani del centro diurno di via Udine
Sigillato il vecchio Silos degli asburgici accanto alla stazione lo scorso 21 giugno dopo uno sgombero pacifico e ben organizzato dalla prefettura, dalla tappa della rotta balcanica di Trieste emerge il dramma della tratta. Il primo approccio è in questi locali della Comunità di San Martino al campo, aperto mezzo secolo fa da don Mario Vatta e finanziato dalla Cassa di risparmio di Trieste. I volontari dell’equipaggio di terra di Resq, la nave di soccorso della società civile, offrono abiti, docce mentre l’assistenza sanitaria viene prestata dai medici di Donk