Non ci facciamo mancare nulla: dalle future Olimpiadi invernali di Cortina, alle piste da sci sintetiche in Altopiano, con le montagne sempre più a nostro uso e consumo. E per consumo s’intende quel turismo di massa che vede gli operatori del settore ancora più avidi in termini di numeri e guadagni.
Il nostro racconto del commovente funerale di Sammy Basso, divenuto catechesi francescana. Attraverso le sua vita e le parole del testamento letto dal vescovo Brugnotto, Sammy ha dimostrato che la felicità è un modo di vedere, e che anche una vita breve può essere incredibilmente piena.
“Magna e tasi!”. Chissà quante volte ce lo siamo sentiti ripetere questo motto veneto, che oggi ha un sapore tutto amaro, vedendo tutto ciò che di storico stiamo vivendo.
Da ciclista si è trattato di “un sogno con un limite da oltrepassare”. Per tutti invece, resta un’impresa al limite dell’umano quella di partire da Bolzano per raggiungere in bicicletta Bilbao (Spagna), in sette giorni e nove ore, standosene in sella anche per venti ore consecutive
Perché le Paralimpiadi – come credo – salvano e salveranno l’umanità? Anche e solo perché, da mesi (anzi anni), cerco disperatamente di trovare in televisione il lato bello e buono di questa umanità!
Jean Ismael Rago ha 52 anni e da due è in cammino per arrivare in India in compagnia di Titanio e Ambrogio, due asini maestri di pazienza. Nel suo cammino ha fatto tappa a Montegaldella. Si definisce pellegrino della pazienza perché «la pazienza apre molte porte nei rapporti umani»
Sono due anni che conviviamo con le guerre alle porte di casa al punto da essere assuefatti agli orrori. Da tempo infatti, mangiamo pane e dolore, servito dai teleschermi a pranzo o cena. Una sorta di voragine senza fondo, dove siamo finiti tutti, senza appigli di risalita. Ma se c’è un Premio Nobel per la Pace da assegnare, che questo vada indiscutibilmente a tutti gli atleti paralimpici e alla loro lezione di vita, quale memento universale, che ci ricorda come grazie alla loro “bellezza diversa”, si può riscattare l’intera umanità.
Diciamocelo: finalmente i giornalisti si sono accorti che gli artigiani si stanno estinguendo. Una notizia che ha scosso l’estate, riempiendo gli spazi dei telegiornali con un’ovvietà che è sotto gli occhi di un’intera nazione: la nostra. L’ovvietà è che di artigiani ce ne sono sempre meno. Chi resiste è alle strette. E non si trova quel ricambio generazionale di cui ci sarebbe bisogno.