Stenta la memoria umana a ricordare eventi alluvionali come quelli registrati a metà maggio in tutta l’area vicentina, veronese e padovana. Da una parte un copione già visto. Dall’altra, criticità che potrebbero aprire a sviluppi futuri.
Se la curva della natalità in Italia è da anni in caduta libera, tanto da avere un triste primato europeo, il dubbio sul perché stiano sorgendo edifici scolastici un po’ in tutti i paesi, rimane.
Montegalda Antonio Sartori è un artigiano ottantenne che ancora oggi “lavora” in bottega dove realizza oggetti, anche per beneficenza. Elisir di lunga vita per lui, colpito in vita da un dramma familiare, che ha un rammarico: non c’è più alcun giovane a cui insegnare il mestiere
Sarà la messa alpina, mai scritta prima d’ora. Suo anche l’inno ufficiale dell’Adunata alpina di Vicenza del maggio prossimo, quello che è nato dalla fusione di due cori alpini, quello di Lumignano e di Montegalda, nel Basso Vicentino. Il neonato coro “Amici Alpini”, nato qualche mese fa, fondendo voci ed esperienze, presenterà ufficialmente il 12 aprile prossimo alle 20.30 nella Basilica di Monte Berico (Vi), sotto il patrocinio della sezione alpini “Monte Pasubio” di Vicenza, quella messa pensata per un ventennio.
«Il mondo ha preso una brutta piega!». Una frase fatta, seppur vera, altamente simbolica se consideriamo che bene e male si nascondono tra le pieghe dell’esistenza.
Insostenibile è l’opera. Insostenibile il metodo. Insostenibile rimane la stessa volontà! La struttura è quella al centro dell’attenzione regionale e nazionale della pista da bob di Cortina, per le Olimpiadi invernali del 2026, che abbiamo imparato a conoscere per la “telenovela” all’italiana, cui abbiamo assistito in questi mesi, con un tira e molla che alla fine ha fatto il gioco di economia, e volontà politiche da campagna elettorale. E potremmo dire che lo stesso discorso vale per anche il Ponte sullo Stretto di Messina.
Giuseppe Turetta Non vuole che lo si definisca attore o regista, ma – nella sua Montegalda – rappresenta da mezzo secolo l’anima del teatro popolare. Oggi dirige la compagnia I Gualdi e continua, anno dopo anno, a scrivere commedie