A due anni e mezzo fece crollare miseramente la radio a valvole della cucina perché voleva vedere se c’erano dentro Enrico Ameri e Sandro Ciotti, le voci di Tutto il calcio minuto per minuto. A sette, a chi gli chiedeva cosa volesse fare da grande, rispondeva invariabilmente: «Il giornalista». A ventun anni – grazie alla collaborazione con la Difesa del popolo – si è iscritto all’Ordine dei giornalisti del Veneto; a ventotto è stato assunto come praticante al Mattino di Padova. Gli piacciono l’Inter, i francobolli, la politica e… le donne. Ma soprattutto scrivere.
Da dove affondano le radici della sua fede alla visione di “politica del popolo”, passando per il linguaggio diretto senza parole edulcorate. Il percorso che ha formato Bergoglio
Si era presentata come l’underdog, la sfavorita che deve stravolgere tutti i pronostici. Ma Giorgia Meloni la prima scommessa l’ha vinta: la presidente di Fratelli d’Italia festeggia 12 mesi alla scrivania di Palazzo Chigi. Un anniversario sul quale riflette Marco Almagisti, professore associato di Scienza politica all’Università di Padova e direttore della rivista di analisi politica Altopiano.
Dalla contaminazione Pfas all’eliminazione delle barriere architettoniche, su cui c’è silenzio dal 2021. Chiarimenti che i consiglieri chiedono a Giunta e assessori. Interpellanze, interrogazioni a risposta scritta oppure orale. Sono gli strumenti attraverso cui i consiglieri chiedono “lumi” alla Giunta regionale. Ad agosto 2023, è stato evaso solo il 22 per cento
Dopo la rimozione delle cabine telefoniche, quasi completamente soppiantate dall’avvento dei telefoni cellulari, poi evolutisi in smartphone, adesso è suonata l’ora delle cassette postali, cui e-mail, whatsapp e Pec hanno dato il colpo di grazia. Parla chiaro infatti l’avviso per l’utenza affisso il 23 agosto su uno dei due box d’impostazione – le cui feritoie risultano peraltro già sigillate da alcune settimane – collocati in largo Europa, a pochi passi dall’ingresso dell’ufficio postale di Padova Centro (corso Garibaldi 259) a Padova.
Al terzo posto in Italia per numero di municipi, la Regione Veneto conta 563 amministrazioni, di cui 291 sotto i cinquemila abitanti (182 sotto i tremila). A ottobre sono previsti quattro referendum per la nascita, tramite fusione, di altrettante municipalità. A “dare una mano” la soglia del quorum abbassata. Eppure le fusioni portano soldi: dal 2014, sono già state premiate con contributi statali superiori ai 65 milioni di euro
Padova Curiosa scelta, verrebbe da dire arbitraria, nell’intitolare piazze e vie. Tra eccessi di minuscole e abbreviazioni, personaggi illustri si ritrovano scritti in maniera non uniforme. Generando spaesamento
Il problema è emerso quando un tredicenne con problemi mentali, per mancanza di strutture adeguate, è stato ricoverato un mese assieme agli adulti. Sui 60 posti letto in Veneto, ne sarebbero attivi solo 12. A dirlo è Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Regione: «Serve un’assistenza con personale adeguato a tempo pieno per tutti i giovani che sono affetti da malattie psichiatriche»