A due anni e mezzo fece crollare miseramente la radio a valvole della cucina perché voleva vedere se c’erano dentro Enrico Ameri e Sandro Ciotti, le voci di Tutto il calcio minuto per minuto. A sette, a chi gli chiedeva cosa volesse fare da grande, rispondeva invariabilmente: «Il giornalista». A ventun anni – grazie alla collaborazione con la Difesa del popolo – si è iscritto all’Ordine dei giornalisti del Veneto; a ventotto è stato assunto come praticante al Mattino di Padova. Gli piacciono l’Inter, i francobolli, la politica e… le donne. Ma soprattutto scrivere.
Uniti, guardando all’Europa. Il sindaco: «I gemellaggi portano scambi culturali e finanziamenti. Crespano o Paderno? I giovani si sentono di Pieve. Crediamo nella riqualificazione di piazza San Marco»
Konzentrationslager Gusen. Già solo a leggerlo mette i brividi. Il campo di concentramento di Gusen è stato un lager della Germania nazista; vi erano collocati tre dei 49 sottocampi di Mauthausen.
Il bello nasce dal confronto Come saremo fra dieci anni? La sindaca: «Siamo supportati dal Terzo settore; garantiamo servizi a famiglie e bambini anche con disabilità. L’ospedale è il nostro punto fermo, ma con la sanità non si sa mai»
In queste giornate di trepidazione per la salute del Santo Padre assumono un carattere di vicinanza e di augurio per una piena ripresa i quattro francobolli che la Città del Vaticano ha emesso il 27 febbraio per celebrare il dodicesimo anniversario del Pontificato di Papa Francesco, eletto dal Conclave, al quinto scrutinio, il 13 marzo 2013 (la fumata bianca ufficializzò la fine del Conclave alle 19.06).
Colloquio con il sindaco di Padova Sergio Giordani Come cambierà la mobilità. Il collegamento tra stazione e Voltabarozzo sarà operativo da metà 2026. E nel 2027 toccherà al Sir2 che unirà Rubano e Vigonza. E poi rassicura i cittadini: «I disagi maggiori sono alle spalle»
Loris Zanatta, docente all'università di Bologna, analizza la figura di Jorge Mario Bergoglio in campo politico, per i primi 77 anni su scala argentina, poi globale. Non ne esce un papa di destra o di sinistra perché, assicura l'autore, «sono critico ma non sadico! Non gli farò il torto di rinchiuderlo in gabbie così anguste, di imporgli etichette così dozzinali. Merita uno scenario più vasto e ambizioso».