Daniele Rocchi

Daniele Rocchi

Terra Santa: 2018 anno boom per i pellegrinaggi. Mons. Marcuzzo (Gerusalemme): “Pellegrini ambasciatori di pace”

Tornano i pellegrini in Terra Santa. Nei santuari gestiti dalla Custodia di Terra Santa, i pellegrini sono stati (fino ad oggi) 538.429. Un dato quasi raddoppiato rispetto al 2016. Le cifre fornite dal Central Bureau of Statistics di Israele parlano di circa 3.399.300 arrivi turistici, con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2017 (2.966.000) e del 44% (2.364.700) rispetto al 2016. Aumentano i pellegrini dall'Italia

Elezioni europee 2019. Mons. Crociata (Comece): “Andare a votare. L’Ue è una conquista dalla quale non si può tornare indietro”

Conclusa a Bruxelles l’assemblea plenaria della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Ue. Al centro dei lavori, cui hanno partecipato venti vescovi delegati delle rispettive Conferenze episcopali, le prossime elezioni europee previste tra il 23 e il 26 maggio 2019. A mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina, primo vice-presidente della Comece, il Sir ha chiesto un bilancio dei lavori assembleari

Paolo VI in Terra Santa: padre Felet (Patriarcato), “felice e sorridente tra la folla che lo accompagnava”

Dal 4 al 6 gennaio 1964 Paolo VI  fu il primo Papa nella storia a recarsi pellegrino in Terra Santa. Un viaggio pieno di gesti di grande spessore storico e spirituale che non sono rimasti senza conseguenza, specialmente in campo ecumenico. Il Sir ha raccolto la testimonianza diretta di padre Pietro Felet, che all’epoca del pellegrinaggio era un giovane seminarista del seminario patriarcale di Beit Jala

Sinodo Giovani: mons. Bacouni (Haifa), “restare fedeli a Cristo è la sfida che attende i giovani di Terra Santa”

Al Sinodo dei vescovi sui giovani (3-28 ottobre) saranno presenti anche vescovi provenienti dal Medio Oriente. Tra loro mons. George Wadih Bacaouni, arcivescovo melkita di Haifa e pro-presidente dell’Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa che al Sir parla delle sfide dei giovani di Terra Santa. Un quadro fatto di luci e di ombre che non minano l'ottimismo e la speranza del presule che dice: "il Sinodo potrebbe essere un tempo profetico nel quale cercare di vedere come rimettere Cristo, e il bene dei giovani, al centro della missione della Chiesa”. La sfida più grande dei giovani di Terra Santa? "Restare fedeli a Cristo!".

Meeting Rimini 2018: Guarnieri (presidente), “ripartire da un uomo felice per ristabilire legami e per ritrovare la fiducia”

Il grande protagonista della storia: il desiderio di felicità. Ruota intorno a questo "tormento" che da sempre accompagna l’uomo, la 39ma edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli (Rimini, 19-25 agosto) che ha per titolo “Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice”. Abbiamo chiesto alla presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Emilia Guarnieri, di illustrarci il Meeting 2018 e il messaggio che intende lanciare: “Ripartire da un uomo felice. Ripartire da un uomo, da ogni uomo, per ristabilire legami, per ritrovare la fiducia”.

Bassetti: “Giovani come aquile, capaci di volare in alto, e non come polli da tenere chiusi in cortile”

50mila giovani di tutta Italia a Roma per Papa Francesco. Un lungo intreccio di strade e pellegrinaggi che si è chiuso con il grido dei giovani "Siamo qui". Il card. Bassetti, presidente della Cei, racconta questo incontro di preghiera, festa e testimonianza: "La Chiesa non può stare in panchina con i giovani. Deve essere al loro fianco per indicare la direzione. Deve accompagnarli a guardare verso l’alto, come solo le aquile sanno fare. La Chiesa deve aiutarli perché guardino in alto. Non possiamo venire meno a questa missione, non possiamo limitarci ai soli bisogni materiali dei giovani che pure sono da tenere presenti”

Padre Paolo Dall’Oglio, cinque anni fa il suo rapimento. Il fratello Pietro: “Tu per noi hai già vinto”

Il 29 luglio di cinque anni fa veniva sequestrato a Raqqa (Siria) il padre gesuita Paolo Dall’Oglio, fondatore della comunità monastica siriana di Mar Musa. In questi 5 anni, sulla sua sorte si sono rincorse tante voci, senza alcuna conferma. Il Sir vuole ricordare il gesuita, impegnato nel dialogo interreligioso, attraverso le parole - e la musica - del fratello, il musicista Pietro Dall'Oglio