Dal 4 al 6 gennaio 1964 Paolo VI fu il primo Papa nella storia a recarsi pellegrino in Terra Santa. Un viaggio pieno di gesti di grande spessore storico e spirituale che non sono rimasti senza conseguenza, specialmente in campo ecumenico. Il Sir ha raccolto la testimonianza diretta di padre Pietro Felet, che all’epoca del pellegrinaggio era un giovane seminarista del seminario patriarcale di Beit Jala
Al Sinodo dei vescovi sui giovani (3-28 ottobre) saranno presenti anche vescovi provenienti dal Medio Oriente. Tra loro mons. George Wadih Bacaouni, arcivescovo melkita di Haifa e pro-presidente dell’Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa che al Sir parla delle sfide dei giovani di Terra Santa. Un quadro fatto di luci e di ombre che non minano l'ottimismo e la speranza del presule che dice: "il Sinodo potrebbe essere un tempo profetico nel quale cercare di vedere come rimettere Cristo, e il bene dei giovani, al centro della missione della Chiesa”. La sfida più grande dei giovani di Terra Santa? "Restare fedeli a Cristo!".
Il grande protagonista della storia: il desiderio di felicità. Ruota intorno a questo "tormento" che da sempre accompagna l’uomo, la 39ma edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli (Rimini, 19-25 agosto) che ha per titolo “Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice”. Abbiamo chiesto alla presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Emilia Guarnieri, di illustrarci il Meeting 2018 e il messaggio che intende lanciare: “Ripartire da un uomo felice. Ripartire da un uomo, da ogni uomo, per ristabilire legami, per ritrovare la fiducia”.
50mila giovani di tutta Italia a Roma per Papa Francesco. Un lungo intreccio di strade e pellegrinaggi che si è chiuso con il grido dei giovani "Siamo qui". Il card. Bassetti, presidente della Cei, racconta questo incontro di preghiera, festa e testimonianza: "La Chiesa non può stare in panchina con i giovani. Deve essere al loro fianco per indicare la direzione. Deve accompagnarli a guardare verso l’alto, come solo le aquile sanno fare. La Chiesa deve aiutarli perché guardino in alto. Non possiamo venire meno a questa missione, non possiamo limitarci ai soli bisogni materiali dei giovani che pure sono da tenere presenti”
Il 29 luglio di cinque anni fa veniva sequestrato a Raqqa (Siria) il padre gesuita Paolo Dall’Oglio, fondatore della comunità monastica siriana di Mar Musa. In questi 5 anni, sulla sua sorte si sono rincorse tante voci, senza alcuna conferma. Il Sir vuole ricordare il gesuita, impegnato nel dialogo interreligioso, attraverso le parole - e la musica - del fratello, il musicista Pietro Dall'Oglio
La crisi non è finita e nemmeno i sacrifici. La prossima uscita della Grecia dal programma di salvataggio della Troika, fissata il 20 agosto, non solo non metterà la parola fine a 8 anni di recessione, "ma sarà anche preludio a una nuova stagione di tagli e sacrifici"
Il bilancio si aggrava di ora in ora. Il premier Tsipras ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, lo stato di emergenza e chiesto l'aiuto dell'Unione europea. La Caritas Grecia sta raggiungendo in queste ore le zone colpite per coordinare, con le autorità locali, un piano di aiuti. Nel frattempo ha messo a disposizione diversi alloggi nelle sue strutture di accoglienza per dare così riparo agli sfollati e a chi è rimasto senza abitazione. Il cordoglio di Papa Francesco, dei vescovi greci e del Patriarca ecumenico Bartolomeo
Manca ormai meno di un mese all’incontro dei giovani italiani con Papa Francesco a Roma, l’11 e il 12 agosto, dal titolo “Siamo qui”. Nella Capitale sono attesi, dopo una settimana di cammino sulle vie dei pellegrini delle loro terre d’origine, almeno 50mila giovani da quasi 200 diocesi. Con don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg), abbiamo parlato del significato dell'incontro e degli scopi che si prefigge.
Libertà religiosa nel mondo. Migranti nel Mediterraneo. Giornata di preghiera per il Medio Oriente a Bari. Cristiani perseguitati. Questi i temi affrontati dal segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, in questa intervista al Sir, a margine di un Simposio internazionale a Roma sulla difesa e la promozione della libertà religiosa nel mondo. “La problematica delle migrazioni - dice - esige il coinvolgimento di tutti. Non può essere rigettata sulle spalle di alcuni soltanto, ma deve essere assunta responsabilmente da tutta Europa e da tutta la comunità internazionale, però sempre in quella linea e in quell’orizzonte di umanità e solidarietà che non può mancare di fronte a questi problemi”.