Tre le città toccate da papa Francesco – Cracovia, Czestochowa e Auschwitz – otto i discorsi, tre le omelie e un Angelus. Ad attenderlo non sarà solo la Polonia ma anche oltre un milione e mezzo di giovani provenienti da tutto il mondo. Saranno parole di misericordia quelle che Francesco rivolgerà loro, come attesta il tema di questa Gmg, “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”. Ecco tutte le tappe che scandiranno i prossimi giorni.
Il 20 dicembre, nella piccola parrocchia della Sacra Famiglia, a Gaza, il patriarca latino di Gerusalemme aprirà il Giubileo della Misericordia. A varcarla saranno poco meno di 200 fedeli chiamati a testimoniare, con la vita, il perdono e la misericordia a un popolo asfissiato dal blocco israeliano e devastato da tre guerre negli ultimi nove anni. Nonostante la persecuzione, dichiara il parroco padre Mario da Silva, “dobbiamo restare fedeli, perdonare ed essere misericordiosi”.
Il 13 dicembre nella città martire siriana, sotto assedio dal 2012, verrà aperta la Porta Santa nella parrocchia di san Francesco, colpita e danneggiata il 25 ottobre da un lancio di granate. Poteva essere una strage se l’ordigno fosse esploso all’interno invece che all’esterno. Nonostante ciò saranno centinaia i fedeli che l’attraverseranno. Il vicario apostolico di Aleppo, il francescano Georges Abou Khazen: “vinceremo questa guerra con la preghiera, la solidarietà tra di noi e con la misericordia”