L’Alleanza contro la povertà non condivide l’impostazione della nuova misura di contrasto alla povertà contenuta nel “decreto Lavoro”, approvato ieri in Cdm, così come commentata dal presidente Meloni e dalla ministra Calderone.
Si è chiuso ieri (dal 20), a Nicosia (Cipro), il simposio “Radicati nella speranza”, promosso dalla Roaco (Riunione delle Opere di Aiuto alle Chiese Orientali), per celebrare i 10 anni dell’Esortazione apostolica postsinodale “Ecclesia in Medio Oriente”. Le conclusioni del prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, mons. Claudio Gugerotti
“Essere ascoltati e rispettati”: non ha dubbi il patriarca caldeo di Baghdad, il card. Louis Raphael Sako. Dieci anni dopo la promulgazione dell’Esortazione postsinodale Ecclesia in Medio Oriente (Emo), “i cristiani del Medio Oriente non possono essere considerati ‘cittadini di serie B’. Vanno aiutati a restare nei loro Paesi e non ad emigrare”. A Nicosia (Cipro) dove partecipa al simposio sul decennale della Esortazione, il patriarca caldeo parla al Sir delle sfide, minacce e prospettive dei cristiani della regione
“Noi occidentali abbiamo pesanti responsabilità nella destabilizzazione delle condizioni del Medio Oriente con la nostra tendenza a esportare la nostra cultura e a chiedere ai suoi popoli di conformare le loro vite a questa. Come cattolici occidentali ci scusiamo per aver supportato questa visione miope. Rendiamo omaggio ai vostri sforzi eroici di essere testimoni della nostra comune fede nelle difficoltà di ogni tipo”.
“Allearsi o diventare strumentali al potere politico del momento e del luogo”: è questa per il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, “la tentazione sempre presente” nelle Chiese “nel nostro Medio Oriente”.
“Come ebrei chiediamo giustamente agli altri di combattere l’antisemitismo. Non possiamo e non dobbiamo accettare simili atteggiamenti razzisti da parte degli ebrei. Tolleranza zero”: dura presa di posizione dell’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Raphael Schutz, contro alcuni video, pervenuti al Sir da fonti ecclesiali della Città Santa, che mostrano ebrei ultraortodossi sputare, in segno di disprezzo, a terra vicino a religiose cristiane e contro un gruppo di pellegrini intenti a celebrare la Via Crucis lungo la Via Dolorosa a Gerusalemme. In questo caso si vede un ebreo sputare verso il gruppo sotto gli occhi della Polizia israeliana che non fa nulla per impedire il gesto.
La Pasqua dei cristiani del villaggio di Knaye (Siria), segnata dalla guerra e distrutto dal terremoto del 6 febbrai. Riti celebrati senza poter suonare le campane, senza uscire dalla parrocchia, ma nella certezza che il Sepolcro è vuoto. La testimonianza del parroco, padre Jallouf. Il suo cordoglio per la morte del giovane italiano ucciso nell'attentato di Tel Aviv, in Israele
Attentato ieri sera a Tel Aviv. Un'auto, guidata a folle velocità da un arabo israeliano, ha travolto un gruppo di turisti uccidendo un giovane italiano, Alessandro Parini. L'attentatore è stato poi ucciso dalle guardie di sicurezza. Il cordoglio del Vicario patriarcale per Israele, padre Rafic Nahra