I vescovi dell'Holy Land Coordination ieri a Madaba per incontrare i responsabili della Caritas Giordania impegnata a dare aiuto e assistenza ai rifugiati giunti nel Paese dopo le ultime guerre in Iraq e Siria. Il Regno Hashemita è il secondo Paese al mondo per presenza di rifugiati rispetto alla popolazione ospitante.
Domenica di visite e di solidarietà dei vescovi dell’Holy Land Coordination (Hlc), a diverse parrocchie giordane di Amman e dei dintorni. I presuli hanno incontrato le comunità ecclesiali locali e ascoltato le voci dei fedeli. Sono emerse sfide come la crisi sociali e le tensioni regionali, l’esodo dei cristiani, la paura dell'integralismo islamico. Il commento di mons. Anselmi, delegato Cei all’Hlc 2023
Al via oggi ad Amman, in Giordania, l’incontro del Coordinamento delle Conferenze episcopali a sostegno della Chiesa della Terra Santa (Holy Land Coordination, Hlc). Tema di quest’anno: “il ruolo e l’importanza della comunità cristiana in Giordania”. Saranno presenti vescovi delegati delle Conferenze episcopali di Italia, Germania, Islanda, Inghilterra, Irlanda, Francia, Stati Uniti, Scozia, Canada, Spagna, Slovacchia. Il Sir ha incontrato il vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi, rappresentante italiano all'Hlc
“Shtisel” è il nome di una numerosa famiglia ebrea ultraortodossa che vive nel quartiere Geula a Gerusalemme. Le vicende di questa famiglia, che ruotano in particolare intorno all’anziana nonna Malka, al padre rabbino Shulem, e a suo figlio Akiva, sono il centro dell’omonima serie televisiva israeliana, trasmessa in patria a partire dal 2013 e distribuita, dal 2018, da Netflix, diventando un successo mondiale. Per capire come nasce il successo di questa serie, il Sir ha incontrato, a Gerusalemme, la produttrice Dikla Barkai
Mons. Nicolò Anselmi, vescovo di Rimini, ricorda al Sir il rapporto tra Benedetto XVI e i giovani. Dal 2007 al 2012, mons. Anselmi è stato il responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile, lavorando tra le altre cose all’organizzazione della ‘spedizione dei giovani italiani’ alle Gmg di Sydney (2008) e di Madrid (2011)
Visita 'a sorpresa', questa mattina, del neo ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, capo del partito di estrema destra Otzma Yehudit, nella Spianata delle Moschee a Gerusalemme, per gli ebrei Monte del Tempio. Un gesto che ricorda quello analogo compiuto, nel settembre del 2000, da Ariel Sharon e che fece scoppiare la Seconda Intifada.
Proseguono gli scavi archeologici all'interno della Basilica del Santo Sepolcro, a Gerusalemme, in vista del restauro della pavimentazione. Un progetto fortemente voluto dalle tre comunità cristiane che custodiscono il cuore della Cristianità. Le indagini archeologiche sono condotte dall’équipe del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Roma "La Sapienza", sotto la direzione della prof. Francesca Romana Stasolla che il Sir ha intervistato.
Si chiude oggi il racconto del viaggio in Afghanistan di Gholam Najafi, scrittore afghano, emigrato giovanissimo in Italia. Gholam è partito per l'Afghanistan con il sogno di costruire una scuola per bambini a Herat. Il sogno non è ancora stato realizzato, ci vorrà ancora del tempo. Davanti a Gholam, adesso, una nuova tappa del suo viaggio, questa volta in Iran.
In un clima di crescente tensione tra israeliani e palestinesi, le comunità cristiane della Terra Santa celebrano il Natale. Da Betlemme arriva la testimonianza del parroco latino della città, padre Rami Asakrieh, francescano della Custodia di Terra Santa.