Daniele Rocchi

Daniele Rocchi

Betlemme: verso un Natale con pochi pellegrini. Ma c’è chi pensa al futuro, i giovani mosaicisti e quelli della Casa dei Magi

In una Betlemme priva di pellegrini, a causa della pandemia, i giovani locali continuano a lavorare per costruire il proprio futuro. Mentre in piazza della Mangiatoia si monta il grande albero di Natale che sarà acceso il 4 dicembre, a poca distanza si lavora per completare entro i primi mesi del 2022, Dar al Majus, la casa dei Magi, che diventerà un centro culturale, di formazione e di sviluppo lavorativo per donne e giovani. A poca distanza, dal 2018, sono attivi i mosaicisti del Mosaic Centre, nato per dare nuova vita ad un'arte antica, simbolo anche di convivenza

Gmg 2021. Don Falabretti (Snpg): “Alzarsi e ripartire”

Quest’anno, per la prima volta nella sua storia lunga 35 anni, la Giornata mondiale della gioventù verrà celebrata nella solennità di Cristo Re dell’Universo, domenica 21 novembre. Ma sarà anche la prima edizione post lockdown 2020. Tema di questa edizione “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!”. La riflessione del responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile, don Michele Falabretti

Iraq: card. Sako (patriarca), “vogliono gettare il Paese nel caos per interessi di parte”. Visita al-Tayyeb a rischio

Dopo l'attentato nei giorni scorsi contro il premier Mustafa al-Kadhimi, il patriarca caldeo, card. Louis Raphael Sako, al Sir fa il punto sulla situazione nel Paese: "L'attentato vuole destabilizzare il Paese. C'è chi non vuole un Iraq forte per continuare a portare avanti i propri interessi settari". La visita del Grande Imam di al-Azhar, Sheikh Ahmad Al-Tayyeb, in Iraq, "sarà possibile solo dopo la formazione di un nuovo Governo, quando l'Iraq sarà più stabile e sicuro". L'Iraq e i giovani: "Il futuro del Paese è rappresentato dai giovani". Dal 18 al 20 novembre una 'Gmg' caldea a Baghdad.

Coronavirus Covid-19: Gerusalemme, appello dei leader religiosi per la vaccinazione

Un appello a tutti i credenti di ogni fede e religione a vaccinarsi il prima possibile contro il Covid-19, a rispettare le regole di prevenzione e a pregare per i medici e per chi è in prima linea nella lotta contro il Coronavirus, per chi è stato contagiato e per chi è malato: a lanciarlo ieri da Gerusalemme sono stati i leader religiosi (rabbini, imam, patriarchi e poi esponenti Drusi e Baha’ì) della Città Santa ricevuti dal presidente di Israele, Isaac Herzog, nella sua residenza. Per i cattolici erano presenti il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, e mons. Yousef Matta, arcivescovo melchita di Acri, Haifa, Nazaret e Galilea.

Giornata caduti: mons. Marcianò (Omi), “insegnamento di cui hanno bisogno i nostri giovani, per fuggire i pacifismi sterili e gli slogan vuoti”

La testimonianza “viva, istruttiva e formativa” dei caduti militari e civili nelle Missioni internazionali è “l’insegnamento di cui hanno bisogno i nostri giovani, per fuggire i pacifismi sterili e gli slogan vuoti e imparare a intercettare il grido di chi è oppresso dall’ingiustizia, dalla povertà, dalla violenza, con la stessa tenacia con cui stanno intercettando il grido della terra e gridano, a loro volta, per svegliare la coscienza di un mondo ripiegato su se stesso e sul proprio consumismo individualista, ignaro della devastazione che ciò procura all’ambiente”.

Terra Santa: Fusarelli (Ministro Generale Ofm), “Stare in questa Terra non da stranieri: è la grammatica della minorità”

Si è svolta dal 20 al 25 ottobre scorso la visita di Fr. Massimo Fusarelli in Terra Santa. La prima 'ufficiale' dopo la sua nomina, avvenuta il 13 luglio di quest'anno, a ministro generale dei Frati minori (Ofm). "Ho scelto di essere qui per portare soprattutto al Calvario, alla Resurrezione e negli altri luoghi, Betlemme e Nazareth, la preghiera per tutto l’Ordine e per l’inizio di questo mio servizio". Fr. Fusarelli, è stato in Terra Santa almeno 16 volte, ma questa visita la definisce “speciale”. Con il Sir ne ripercorre tappe e significato: "Stare in questa Terra non da stranieri: questa è la grammatica della minorità. Essere fratelli, essere minori nel senso di saper guardare al di fuori di noi e ragionare e vivere questa terra a partire dallo sguardo degli israeliani, dei palestinesi, degli ebrei, dei musulmani, dei cristiani. Questo è l’esercizio più grande per noi"