Lo scorso 12 maggio, ad Haifa, un gruppo di ebrei radicali ha aggredito con sassi e bastoni tre ragazze arabe di fede cristiana costringendole a ricorrere alle cure dei sanitari.
Da Gerusalemme, la testimonianza del patriarca latino Pierbattista Pizzaballa: "assistiamo ad una violenza cieca e mai vista prima, siamo quasi sull'orlo di una guerra civile". L'indice del patriarca puntato contro "la politica di disprezzo portata avanti dalle formazioni estremiste di destra. Il disprezzo è sempre l'anticamera della violenza”. Famiglie cristiane aggredite. Urgente "ricucire gli strappi nelle comunità miste" delle città un tempo luogo di convivenza.
“Un vero disastro. È stata una notte drammatica. Ma non è ancora finita. Qui si contano 24 morti, tra questi 10 sono bambini, 6 donne e anche una persona disabile. I feriti sono più di 100. In nome di Dio le parti in lotta si fermino”: è la testimonianza del parroco latino di Gaza, padre Gabriel Romanelli, raccolta dal Sir. Gli scontri sulla Spianata delle moschee di Gerusalemme si sono allargati anche alla Striscia di Gaza dopo l’ultimatum di Hamas che chiedeva a Israele di ritirarsi dalla Spianata delle Moschee.
«Un vero disastro. Quella tra lunedì e martedì è stata una notte drammatica. Ma non è ancora finita. Qui si contano 24 morti, tra questi dieci sono bambini, sei donne e anche una persona disabile. I feriti sono più di cento. In nome di Dio le parti in lotta si fermino».
“Crimini contro l’umanità”: così padre Giovanni Scalese, sacerdote barnabita, responsabile della Missio sui iuris in Afghanistan, condanna l’attentato avvenuto sabato all’esterno di una scuola per ragazze a Kabul, che ha provocato oltre 50 vittime e più di 100 feriti, in gran parte giovani studentesse.
“Scoraggiati e preoccupati per i recenti fatti violenti a Gerusalemme est” i Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme, in un comunicato diffuso poco fa, fanno appello alla “comunità internazionale e a tutte le persone di buona volontà” affinché intervengano “per porre fine alle azioni provocatorie” ed esortano “a continuare a pregare per la pace di Gerusalemme”.
“La seconda ondata di Covid-19 in India e in particolare a Delhi è violentissima. Ogni telefonata che riceviamo è una disperata richiesta di aiuto o viene fatta per informarci della morte di qualcuno. Abbiamo perso molti dei nostri amici e parenti del personale. Pochi membri dello staff sono critici, ma molti sono risultati positivi”.
L’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa ha inviato questa mattina un messaggio di condoglianze al Presidente di Israele, Reuven Rivlin, per i quarantaquattro cittadini che hanno perso la vita ieri nella ressa innescata dal crollo delle gradinate allestite per le celebrazioni di Lag Ba’ Omer, presso la tomba del rabbino Shimon Bar Yochai, un saggio talmudico del secondo secolo, sita ai piedi del monte Meron, nel nord-est di Israele.