Si è concluso a Roma l'incontro tra leader di 79 movimenti e associazioni cristiane con un'alleanza. Definito un programma di impegno comune per portare l'annuncio di Cristo nel mondo
Gruppi di leader, provenienti da diversi continenti, si riuniscono da domani nella Capitale: insieme tracceranno un percorso per portare il messaggio di Cristo nei vari ambiti della vita quotidiana
La riflessione sulla Chiesa quale “minoranza creativa” ed esperienza di popolo, dunque di comunità, ha dato inizio ai lavori della sessione invernale del Consiglio episcopale permanente, che si è svolta dal 23 al 25 gennaio a Roma, sotto la guida del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei.
Il parroco della chiesa madre racconta al Sir il clima in paese dopo che è stata diffusa la notizia: "Gli esponenti dell'antimafia non sono venuti in corteo con noi. Servono risposte dalla politica. Possiamo contare sulla sensibilità dei giovani"
“A nome della Chiesa in Italia, esprimo profondo cordoglio a lei, alla grande famiglia della ‘Missione di Speranza e Carità’, alla comunità ecclesiale e alla città di Palermo per la morte del nostro fratello Biagio Conte, uomo appassionato di Cristo il cui messaggio resta una profezia per il mondo di oggi”.
“L’arresto di Matteo Messina Denaro è un risultato importante per magistrati e forze dell’ordine ma anche di grande soddisfazione per quanti lottano ogni giorno per la legalità. Trent’anni di latitanza sono stati anche 30 anni di crescente impegno civico di tanti uomini e donne che hanno respinto la logica della violenza, della prevaricazione. È l’occasione per ricordarci che occorre un impegno educativo, perché la mafia si combatte anche nel far crescere nuove generazioni a testa alta”.
L’arresto di Matteo Messina Denaro è “un’ottima notizia sia per l’intero Paese sia per i siciliani che hanno combattuto la mafia e combattono nelle file dell’antimafia sociale ed educativa”. Così don Francesco Fiorino, che ha fondato a Marsala il Centro dei Giusti di Sicilia, uno spazio nato in un bene confiscato e dedicato a chi ha perso la vita nella lotta alla mafia, commenta l’arresto del boss, a 30 anni e un giorno dall’arresto di Totò Riina.
“Una giornata storica perché l’arresto di Messina Denaro chiude l’epoca dello stragismo corleonese. È l’ultimo esponente della mafia che ha sferrato un colpo allo Stato con le stragi”.