Mancano i tecnici, è questo il primo e forse principale problema che evidenzia Anna Viel, presidente dei giovani di Confindustria di Padova e Treviso.
La sfida del 4.0 si raccoglie solo con le professionalità giuste, e se mancano i diplomati tecnici e professionali si rischia di rimanere al palo.
Alternanza scuola lavoro e una politica coerente e costante sono la base per costruire lo sviluppo di domani, sempre se la burocrazia non mette i bastoni tra le ruote all'impresa.
Come si fa a capire se le banche sono solide? La domanda non è peregrina e, dopo la crisi del 2007, è diventata una domanda esistenziale.
Chi siamo, dove andiamo, chi garantisce il mio conto corrente?
Per misurare, numerare, tastare la solidità del sistema creditizio e dei singoli istituti, l'Eba —l'Autorità bancaria europea — ha concepito una serie di parametri di valutazione come il Cet-1: più i punteggio è alto e più la banca ha un patrimonio solido.
Stabiliti i parametri di valutazione, per testarli fino in fondo bisogna immaginare condizioni al limite, ecco perciò gli stress test.
Tre aspetti per analizzare la situazione italiana e veneta: lavoro, crescita ed esportazioni.Torna a crescere la disoccupazione in Italia: a settembre persi 34 mila posti di lavoro, soprattutto nella fascia d'età 25 - 49 anni.
È tutta l'economia a segnare il passo, con una frenata generale dell'economia misurata anche dal ritorno alla crescita zero del Pil.
In Veneto la crescita è ancora alimentata dalle esportazioni, anche se si preannuncia in riduzione rispetto al 2017.
Marco Galtarossa, 44 anni, segretario generale della Filctem Cgil padovana fa il punto: situazione stabile, senza fibrillazioni in positivo come in negativo.
Dopo mesi di lotte e di vertenze come quella che ha riguardato i 56 lavoratori di Exo - Crocs, un po' di tranquillità ci vuole ma «rischiamo di perdere il treno dell'industria 4.0 —spiega il sindacalista — l'automazione è ancora indietro e serve un grande lavoro di sinergia fra le imprese della stessa filiera».
A guidare la ripresa c'è il settore farmaceutico, che investe e cresce.
«Ho fatto bene?» chiede l'eurodeputato leghista ai suoi seguaci su twitter. Bene o male, di sicuro l'ha fatta grossa: il moderno Nikita Kruscev s'è messo a brandire una scarpa per rimarcare una posizione politica, con l'aggravante di averla usata per timbrare in segno di disprezzo gli appunti del commissario europeo Moscovici.
Due minuti di gloria per un parlamentare europeo in cerca di conferme in vista delle prossime elezioni che assurgono ad esempio delle posizioni di un esecutivo che, sulla manovra, non arretra di un passo.
Se da una parte il governo italiano non cede, dall'altra l'Europa non arretra: la manovra di bilancio va cambiata, a rischio ci sono i conti pubblici italiani e forse la tenuta stessa del vecchio continente.
Mentre infuria la polemica, non si hanno notizie del ministro delle finanze Giovanni Tria se non nella lettera fatta pervenire ieri alla Commissione nella quale auspicava un dialogo pur riconoscendo la diversità di vedute fra l'Italia e l'Europa. A parlare è soprattutto il primo ministro Conte che dichiara «non c'è nessun piano B».
Sarà vero? Stando ai retroscena del Messaggero e alla passione per le strade alternative di alcuni ministri, pare proprio di no.
Nel frattempo continua l'ottovolante delle borse e dello spread, una giostra infinita a cui rischia di sommarsi la lotteria del rating: le pagelle che le agenzie stilano sui titoli italiani ormai in odore di svalutazione.
Bisogna scomodare Marcel Duchamp, campione degli artisti dada, per capire cosa sta succedendo in questi giorni in seno al governo italiano.
Dovremmo parlare di numeri, di pensioni e di condoni — perché è ufficiale: la pace fiscale è un condono, l'ha detto il presidente Giuseppe Conte — e invece inseguiamo i fantasmi di palazzo, quelli che ai decreti aggiungono sempre una noticina col favore delle tenebre.
Luigi Di Maio vuole andare in procura a denunciare spiriti e spiritelli, nel frattempo si confida da Bruno Vespa e costringe il premier Conte, in Europa per l'ennesimo summit, ad annunciare riletture e correzioni alla manovra appena presentata.
In tutto questo, il ministro dell'economia Giovanni Tria continua ad incontrare investitori cinesi e Matteo Salvini tesse le lodi della propria ignoranza.
Con cent'anni di ritardo, il dadaismo ha vinto la sua battaglia ed ha preso il potere.
Niente balconi come per la nota di aggiornamento, questa volta è una conferenza stampa istituzionale la sede scelta per presentare la manovra che pure conferma i principi del precedente documento.
Sorridono il presidente Conte, i due vicepremier Salvini e Di Maio e sorride anche il ministro delle finanze Giovanni Tria che dichiara «Non vogliamo far saltare in aria l'Europa».
Già, la razionalità dell'Europa è la grande sfida: promuoverà o boccerà la manovra del popolo scritta dal governo del cambiamento?
L'agenzia di rating Fitch ha espresso il suo giudizio: Carige è in difficoltà, il fallimento non sarebbe un opzione poi così remota e le prospettive permangono negative.
Pesano, nella valutazione dell'agenzia, i burrascosi trascorsi tra vertici aziendali e proprietà ma soprattutto un eventuale aumento di capitale per reggere le sfide del mercato.
Antonio Guidolin, area manager Veneto della banca genovese non ci sta: il giudizio non rispecchia le ultime evoluzioni nell'assetto amministrativo e i fondamentali di bilancio. Scopriamo perché.
Ad un anno dal primo censimento sul settore, vengono diffuse le prime proiezioni sul 2016. Bene il nordest, soprattutto le province di Trento e Bolzano ma anche Veneto ed Emilia Romagna.
Un settore in continua crescita nel quale sono impiegate stabilmente più di 810 mila persone, in maggioranza donne.