Gianni Borsa

Gianni Borsa

Ucraina, un anno dopo. Se affidarsi alle armi o alla politica

Il 24 febbraio ricorre un anno dall'aggressione militare russa all'Ucraina. Morti e distruzioni segnano, come nel passato, il vecchio continente. L'Unione europea, come gli Stati Uniti, è giustamente al fianco di Kiev. E si promettono nuovi armamenti. Ma può essere questa l'unica strada per riportare la pace? Oppure occorre insistere per rimettere in campo la politica e la diplomazia? Ricordandosi che da un conflitto nessuno esce vincitore

Summit Ue: Zelensky chiede nuovi aiuti e armi. La pace rimane sullo sfondo

Il Consiglio europeo, riunito a Bruxelles, promette ulteriore sostegno all'Ucraina: finanziamenti e armi. I Ventisette richiamano il piano in dieci punti per porre fine al conflitto e invocano un vertice diplomatico. Tra i leader europei serpeggiano malumori e divisioni: la guerra, la crisi economica ed energetica, le migrazioni si frappongono al processo di integrazione. Piena solidarietà e aiuti a Turchia e Siria

Consiglio d’Europa: richiamo all’Italia su Ong e salvataggi in mare. “Considerare ritiro o revisione del Decreto legge n. 1/2023”

In una lettera indirizzata al ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, resa nota oggi mediante un comunicato emesso a Strasburgo, la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, invita il governo “a prendere in considerazione il ritiro o la revisione del Decreto legge n. 1/2023” (relativo al codice di condotta delle Ong).

Consiglio d’Europa: richiamo all’Italia su Ong e salvataggi in mare. La replica del Governo: tutela dei migranti, lotta alla tratta

Al richiamo della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, che invita il governo “a prendere in considerazione il ritiro o la revisione del Decreto legge n. 1/2023” (relativo al codice di condotta delle Ong), risponde il rappresentante permanente d’Italia presso il Consiglio d’Europa, Michele Giacomelli.