Il summit di domenica 2 marzo a Londra si può considerare una tappa - non proprio riuscita - verso il Consiglio europeo del 6 marzo a Bruxelles, in cui l'Ue dovrebbe decidere una strategia sulla difesa (e un sostegno unitario all'Ucraina). Nella capitale inglese si sono sentite voci dissonanti, ma soprattutto è mancato un forte e deciso richiamo alla pace. Una “pace equa e duratura” per l’Ucraina e per l'Europa nel suo insieme
Il settore primario (agricoltura, allevamento, industria agroalimentare, foreste, tutela ambientale e del territorio) ha a che vedere con la vita di tutti i giorni per 450 milioni di europei. La Commissione europea ha proposto una “visione strategica” per il futuro, senza rinunciare, almeno nelle intenzioni, a una maggiore sostenibilità ambientale e senza perdere di vista gli interessi degli agricoltori e dei consumatori
La città natale di Robert Schuman accoglie il Segretariato dell’Europarlamento, la Corte di Giustizia, la Banca europea degli investimenti. Così pure la Corte dei conti, il Mes, Eurostat e diverse altri uffici comunitari, fino alla nuova Procura. Una fiorente realtà urbana, costellata di istituti bancari e finanziari e da multinazionali che, accogliendo Papa Francesco a fine settembre, si è sentita dire: “La ricchezza – non dimentichiamolo – è una responsabilità”
Alla figura del torinese, cresciuto nell'Azione cattolica e nella Fuci, che sarà canonizzato ad agosto durante il Giubileo dei giovani, sono dedicati, in questo periodo, incontri, mostre, nuove pubblicazioni. Le Edizioni In Dialogo di Milano propongono due volumi, uno per ragazzi e adolescenti e un altro pensato per giovani e adulti. Ne parliamo con l'autore, Luca Diliberto
Con il primo numero del 2025 si inaugura la nuova serie del “Bollettino dell’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia”, rivista fondata nel 1966 da Mario Romani e pubblicata da Vita e Pensiero. In un’epoca schiacciata sul presente, si prova a riscoprire – con i metodi della ricerca scientifica – criteri per valutare il passato, leggere il presente e aprire lo sguardo sul futuro
La minaccia russa, le continue sorprese fornite da Trump, i nazionalismi interni, le pressioni esterne. L'Ue ha bisogno di maggiore unità, coesione, leadership e azione politica. Non mancano timidi segnali positivi, ma occorre stringere i tempi e lanciare segnali di ritrovato protagonismo
Spenti i riflettori sul vertice informale europeo a Parigi, si accendono le luci sul palcoscenico di Riad, dove le delegazioni di Russia e Stati Uniti, accolti dalle autorità dell’Arabia Saudita, avviano colloqui affermando di cercare la pace in Europa.
Oggi il summit informale nella capitale francese al quale Macron ha invitato i leader di Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito e Spagna, oltre a Von der Leyen, Costa e Rutte. Posizioni differenti, ma comune preoccupazione per il prosieguo del conflitto e per un possibile accordo tra Washington e Mosca a danno del popolo ucraino e della sicurezza continentale.
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen raccoglie l’allarme lanciato da Mario Draghi e propone il "Competitiveness Compass". Stéphane Séjourné, vicepresidente, ne parla come di una “dottrina economica per i prossimi cinque anni”. Ci sono sfide da raccogliere, ritardi da colmare e molto dipende dalle scelte dei Paesi membri