Gianni Borsa

Gianni Borsa

Pime, nuova sede a Milano. Una finestra sul mondo per evitare la città-fortezza

Il Pontificio istituto missioni estere apre i battenti del rinnovato centro di via Monte Rosa: caffetteria culturale, museo multimediale, teatro, biblioteca, negozio equosolidale. Spazi e iniziative per creare dialogo, comprendere la globalizzazione, portare il messaggio evangelico nel cuore della metropoli e del Paese. L'arcivescovo Delpini: incrocio fra orizzonti universali e culture locali. Padre Brambillasca: necessario educare alla mondialità

“Curare” la politica per battere i populismi. E i cittadini facciano un passo avanti

Regno Unito, Germania, Francia, Italia... Non c'è Paese europeo che sfugga all'imbarbarimento della vita politica e al degrado delle istituzioni democratiche. Le ragioni sono complesse: la diffusione di paure legate alla globalizzazione, alla crisi economica e alle migrazioni, si somma alle fake news e al venir meno del senso di responsabilità verso la "cosa pubblica". Alcuni spunti per riavvicinare cittadini e "palazzo"

Europa. Poquillon (Comece): “Più vicina ai cittadini, così si batte il populismo”

Il sacerdote domenicano termina il 31 agosto, il suo servizio come segretario generale della Commissione degli episcopati dell'Unione europea. Con il Sir traccia un bilancio dell'esperienza a Bruxelles, mentre lo attende un nuovo compito a Erbil, in Iraq. Le riflessioni sulla democrazia comunitaria ("le istituzioni decidano non per conto dei cittadini, ma con i cittadini"), il ruolo dei credenti per costruire la casa comune: "occorrono - afferma - cristiani formati, competenti e impegnati nella società, nell’economia, nella politica"

Democrazia, clima, sviluppo: dal G7 all’Europa, i dossier aperti della politica mondiale

Il summit dei sette Grandi chiude i battenti senza decisioni di rilievo. E sul tavolo rimangono numerosi temi da affrontare e risolvere: questione ambientale, guerre commerciali, nucleare e sicurezza, Brexit... Tusk ha portato a Biarritz la voce dell'Unione europea, sottolineando altri nodi da sciogliere: futuro dell'Africa e migrazioni, Brexit, tutela dei diritti umani e della democrazia rispetto alla minaccia nazionalista. L'Italia, che attraversa l'ennesima crisi politica, non sembra avere al momento voce in capitolo

Parlamento Ue: finisca presto il “rodaggio”. I cittadini europei non possono aspettare

La sessione plenaria di questa settimana ha messo in luce problemi non da poco sul modo di comprendere e interpretare il ruolo di eurodeputato. C'è chi è un po' a digiuno di diritto comunitario, chi pensa di stare a Strasburgo solo per elogiare o denigrare il proprio governo nazionale, chi scambia l'emiciclo per un palco di cabaret. Ora è il momento di fare sul serio e il primo impegno saranno le audizioni dei commissari designati. In gioco ci sono, sempre e comunque, attese e interessi dei popoli europei

Dallo stallo al rilancio? Insidie e nuovi ostacoli sul cammino dell’Unione

L'accordo raggiunto sui "top job" e la ripresa dell'attività del Parlamento di Strasburgo sono segnali di un'Europa che - nonostante tutto - si rimette in movimento. Vengono però al pettine tutti i nodi che l'opinione pubblica avverte e che hanno portato indubbi vantaggi elettorali alle forze sovraniste. Non vanno peraltro sottovalutate le visioni diametralmente opposte su ciò che è e ciò che dovrebbe essere e fare l’Unione europea di domani