Progressivamente e parallelamente cresce la disaffezione politica sia dell’elettorato attivo ma anche dell’elettorato passivo. Sempre in meno vanno a votare e, dati di quest'anno, diminuiscono anche i candidati. E che succede quando le votazioni sono nulle, cioè non si raggiunge l’agognato quorum? Arriva il commissario prefettizio con conseguente freno a mano tirato per la macchina amministrativa: in Veneto è successo in tre Comuni. E non si vedeva da tempo
Stefano De Pieri, ingegnere di 48 anni già assessore nelle tre giunte precedenti di Chiarano, in provincia di Treviso, si è presentato come unico candidato per guidare l’amministrazione comunale fino al 2024, ma dei 3.358 elettori, si sono presentati solo 1.588, il 47,29 per cento, sotto dunque il tetto del quorum degli aventi diritto di voto. E' un'anomalia rispetto alle tornate elettorali precedenti: nel piccolo Comune trevigiano ora c'è un commissario prefettizio
La società attuale ha visto mutare al suo interno paradigmi consolidati da decenni e che si pensavano validi e intramontabili. Anche la politica, strettamente legata e disegnata su modelli che corrispondevano a una società omogenea e coesa, non è stata in grado di ridefinirsi, ma per Giovanni Moro di Fondaca questo lascia spazio e possibilità a nuove forme di rappresentanza cittadina differente dai tradizionali luoghi d'appartenenza.
Davide Bendinelli e Alessandro Luigi Bisato, uno segretario regionale di Forza Italia, l'altro del Partito Democratico. Entrambi sindaci, provano a inquadrare l'attuale situazione politica a livello comunale in Veneto con possibili soluzioni e guardando al territorio
Accanto agli anziani e alla persone in difficoltà. Per combattere la solitudine e per promuovere la dignità umana puntando alla rimozione delle cause del disagio. E' la missione della società di San Vincenzo De Paoli, dal 1850 presente all'interno dei territori della diocesi di Padova. Oggi è organizzata in 23 conferenze e dal 2009 ha la sede centrale nel quartiere Arcella, in via Bressan 6, dove ha realizzato il centro ricreativo per gli anziani rispettando le ultime volontà della benefattrice Elettra Billiani d'Augier.
I manifesti, che richiamano la sigla di chiusura dei cartoni animati della Warner Bros., sono apparsi a metà settembre e portano la firma dei ragazzi di Darehood, un collettivo eterogeneo di artisti che ha deciso di celebrare e omaggiare il quartiere che li ospita. Con rimandi a particolarità o avvenimenti del quartiere, fino alla primavera del 2020 realizzeranno altri interventi.
Le firme, in seconda pagina, sono del “signor” Luigi Di Maio, capo politico del MoVimento 5 Stelle e del “signor” Matteo Salvini, segretario federale della Lega. Un documento di poco meno 60 pagine, anzi il contratto di quello che, per 14 mesi, è stato il Governo del cambiamento. Un patto, un impegno di fronte ai cittadini, firmato nero su bianco dai due vice-premier, per una dichiarazione d’intenti sui piani d’intervento prioritari che – ormai si può dire – avrebbe dovuto attuare il governo nato 88 giorni dopo le elezioni del 4 marzo 2018.
Organizzata dall’associazione BombeRun e con il supporto dell’Ulss 6 Euganea, la seconda edizione della manifestazione podistica ha coinvolto, domenica 15 settembre, oltre 400 iscritti e 80 bambini. Partendo da parco Morandi, i partecipanti si sono diramati in tre percorsi che hanno attraversato tutta l’Arcella. Poi, il "terzo tempo" nuovamente nel prato in un clima di festa. Alla base, lo spirito di sentirsi liberi correndo, vitalizzando uno dei parchi più grandi di Padova e sensibilizzando i corridori sull’importanza di unire sport e salute
Lo sciopero dei trasporti di mercoledì 11 settembre ha di fatto posticipato l'inaugurazione della fase sperimentale della Circolare Arcella, ma neanche giovedì 12 è entrata in funzione, nonostante l'attesa di alcuni utenti alle fermate. Solo in tre fermate sulle 24 totali (nemmeno al capolinea) era spiegato il rinvio. Il presidente di BusItalia Veneto, Andrea Ragona, conferma il giorno 16 settembre mentre per Enrico Verger, tra i promotori della petizione con la richiesta di vedere orari e percorso: «I rinvii, i pali delle fermate provvisorie senza stalli riconoscibili e la poca comunicazione creano davvero un sentimento di sfiducia»