Domenica della parola di Dio. Ha posto l’accento sull’ascolto, papa Francesco, per la terza edizione della giornata – istituita nel 2019 con il motu proprio Aperuit illis – «per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo»
Compie 40 anni il gemellaggio che unisce le due città. Chipilo è stata fondata da famiglie venete, molte di Segusino, che nel 1882 emigrarono in Messico. Si festeggia nel segno della fratellanza
«L’immagine che mi viene in mente quando penso al nostro Natale è proprio quella del presepe con il villaggio e tutti i vari personaggi. Noi siamo così: c’è l’ostetrica, chi lavora in ufficio, chi insegna, chi si sposta in autostrada, chi studia. Siamo tutti indaffarati, ma l’aspetto interessante è l’essere tutti insieme».
Un senso di ritiro e solitudine, a cui si accosta anche un aspetto bello e festoso, accompagna l’Avvento nel monastero della comunità di monache carmelitane scalze di Monselice, nella nostra Diocesi dal 1951.
È “Facciamo i Buoni” lo slogan della campagna natalizia dell’Associazione universale di sant’Antonio. E qui buoni assume diversi significati: quello più immediato, dell’essere “buoni”, caritatevoli; quello dei buoni pasto per la mensa cui si collega poi quello di un pasto buono, sano.
Da mesi la nostra quotidianità è caratterizzata dal distanziamento e dalle raccomandazioni, il toccarsi rappresenta un pericolo per la nostra salute, proprio per questo il presepe vivente di Codiverno riscopre il valore del “Tocco di Dio”: questo infatti il tema scelto per la 25a edizione. «Sono stati i giovani a proporlo – racconta don Fernando Fiscon, parroco di Codiverno e Pionca – Gli adulti erano dubbiosi, i giovani invece non volevano perdere questa tradizione e il messaggio che trasmette.