Sono i giorni in cui papa Francesco – con incredibile vitalità – si appresta al nuovo viaggio apostolico nel cuore dell’Europa, in Lussemburgo e in Belgio. La visita arriva nell’immediatezza del varo di una nuova Commissione alle prese con una situazione geopolitica ed economica del tutto particolare, dentro e fuori dai confini dell’Europa e, soprattutto, chiamata a gettare le basi del futuro dei 27 e dell’intero continente anche alla luce dei rapporti commissionati da Mario Draghi ed Enrico Letta.
Da martedì scorso Valeria Mantovan, 34enne laureata in Legge al Bo nel 2020, ha un compito tutt’altro che semplice. Nell’anno che resta di consigliatura regionale, toccherà a lei occuparsi di Istruzione e Lavoro nella Giunta regionale del Veneto, sostituendo la collega di partito (Fratelli d’Italia) Elena Donazzan – volata a Strasburgo in qualità di eurodeputata – e smettendo la fascia tricolore di Portoviro, di cui era stata eletta sindaco nel 2022.
Durante i quattro giorni del Laboratorio giovani “Credere domani”, la parola che è risuonata maggiormente nelle sale della casa di spiritualità San Fidenzio di Verona è stata senza dubbio “ascolto”.
Quel che conta, alla fine, è avere una visione e trovare il coraggio di portarla avanti, anche al costo di relegare in secondo piano logiche di corto respiro improntate al consenso immediato. Applicare questo enunciato all’operazione che Mario Draghi ha fatto a inizio settimana a Bruxelles ha un che di riduttivo, ma se vogliamo portare all’estremo la sintesi del suo rapporto sulla competitività dell’Unione Europea, non si può che arrivare a queste conclusioni.
Non avere soldi a sufficienza per abitare là dove si è nati. O dove si lavora. O per avere un tetto sopra la testa, tout court. Italia 2024, la casa sta diventando sempre più un’emergenza e non è un caso se, nei giorni scorsi, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha lanciato un appello al Governo a intervenire in sede di legge di bilancio. Le tessere del puzzle sono molte, il quadro d’insieme è assai complesso. Padova è un caso a sé.
C’è una domanda che attanaglia il rientro dalle vacanze di lavoratori, famiglie, organizzazioni, politici e dirigenti: per quale motivo i giovani stanno lasciando sempre più in fretta l’Italia e al contempo il nostro Paese non è in grado di attrarre pari età stranieri da inserire nel suo sistema produttivo? Come dite?
Sdraio e ombrelloni a centinaia (se non migliaia) di euro al giorno? Nell’Italia del 2024 sembra sempre più diffusa la moda del lido super-lusso per (micro)vacanze esclusive, almeno a leggere i giornali, che pure, tra tensioni geopolitiche, sbalzi in borsa e bilanci regionali a ridosso di Ferragosto, non sarebbero di certo a corto di informazione.
Insomma, quell’“Ultima cena” nella cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi in corso a Parigi non ci è proprio andata giù. A noi credenti? Ai battezzati magari non così praticanti? Agli italiani che magari non credono ma tengono alle tradizioni religiose e non del nostro Paese? Agli indifferenti? Verrebbe da dire: a molti tra gli appartenenti a tutte queste categorie. Ce lo dicono i minuti di tg e i litri d’inchiostro dedicati ai fatti in questa settimana.