Padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, rilegge per il Sir i sette anni del pontificato di Francesco. "Il Santo Padre ci dà l'esempio di 'reimpaginare' la nostra agenda, cioè di disponibilità ad adattarci alle situazioni e in definitiva alla volontà di Dio"
“Continuiamo a pregare insieme, in questo momento di pandemia, per gli ammalati, per i familiari, per i genitori con i bambini a casa… ma soprattutto io vorrei chiedervi di pregare per le autorità: loro devono decidere e tante volte decidere su misure che non piacciono al popolo. Ma è per il nostro bene. E tante volte, l’autorità si sente sola, non capita. Preghiamo per i nostri governanti che devono prendere la decisione su queste misure: che si sentano accompagnati dalla preghiera del popolo”.
“Ogni persona è chiamata a riscoprire cosa conta veramente, di cosa ha veramente bisogno, cosa fa vivere bene e, nello stesso tempo, cosa sia secondario, e di cosa si possa tranquillamente fare a meno”. Un invito che sembra fatto su misura, in tempi di Coronavirus. A rivolgerlo è il Papa, nella prima udienza generale in sette anni di pontificato che non si è svolta nè in piazza San Pietro, né in Aula Paolo VI e si è conclusa con parole, a braccio, di vicinanza ai malati di Covid-19 e di ringraziamento al personale sanitario che sta fronteggiando l'emergenza sanitaria in atto. Ennesimo appello per la Siria. Un "grazie" al carcere Due Palazzi di Padova per le meditazioni della Via Crucis
“In questi giorni, offrirò la Messa per gli ammalati di questa epidemia di Coronavirus, per i medici, gli infermieri, i volontari che aiutano tanto, i familiari, per gli anziani che stanno nelle case di riposo, per i carcerati che sono rinchiusi”.
Alla vigilia della festa della donna, una rassegna sulla "questione femminile" così come è stata declinata da Papa Francesco in questi primi sette anni di pontificato
“L’’algor-etica’ potrà essere un ponte per far sì che i principi si inscrivano concretamente nelle tecnologie digitali, attraverso un effettivo dialogo transdisciplinare”.
Al via la “task force” predisposta dalla Santa Sede per “assistere” le Conferenze episcopali, gli Istituti religiosi e le Società di Vita Apostolica nella preparazione e nell’aggiornamento delle linee guida in materia di tutela dei minori.
“Al giorno d’oggi sembra di respirare un’atmosfera generale – non solo tra di noi – di una mediocrità diffusa, che non ci consente di arrampicarci su giudizi facili”.