M. Michela Nicolais

M. Michela Nicolais

Papa Francesco: ridare “speranza” ai poveri, vittime della “battuta di caccia” dei ricchi

Poveri come "discarica umana", a cui "gente arrogante" dà la caccia e non consente loro di "vedere la fine del tunnel della miseria". Come i braccianti agricoli, "costretti a ore infinite sotto il sole cocente" per una "paga irrisoria". Sono protagonisti del Messaggio del Papa per la terza Giornata mondiale dei poveri, in programma il 17 novembre. "Il povero è una protesta continua contro le nostre ingiustizie; il povero è una polveriera. Se le dai fuoco, il mondo salta", la profezia di don Primo Mazzolari. A volte basta poco per restituire loro speranza: "basta fermarsi, sorridere, ascoltare”. Come Jean Vanier, il "santo della porta accanto" che ha saputo costruire "un'arca di salvezza contro l'emarginazione e la sua solitudine". Perché i muri e le barriere non dureranno per sempre

Papa a Camerino. Mons. Massara: “Si rinasce se si lavora insieme”

Mons. Francesco Massara, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, illustra al Sir le tappe del viaggio del Papa, che il 16 giugno raggiungerà una delle zone più colpite dal terremoto che tre anni fa ha colpito il Centro Italia. "Si rinasce se si lavora insieme", l'appello come antidoto alle "promesse mancate". La visita alle famiglie nelle "casette", la visita privata alla cattedrale nella "zona rossa" e l'incontro con i bambini della prima Comunione tra i momenti salienti, oltre alla Messa in piazza Cavour

Zamagni: “Per il Papa non basta proclamare i principi, bisogna cambiare le strutture di peccato”

Si è concluso con l'intervento del Papa e la firma della "Carta di Roma" il vertice panamericano dei giudici svoltosi in questi giorni alla Casina Pio IV. A tracciarne un bilancio al Sir è Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Prossime tappe: l'evento "The Economy of Francesco", a marzo 2020, e un incontro a Roma per un Patto globale sull'educazione, a maggio dell'anno prossimo

Papa Francesco: “Il peggio viene quando vediamo più trincee che strade”

Lo storico "mea culpa" per le discriminazioni contro la comunità rom, la beatificazione di sette vescovi martiri greco-cattolici vittime del regime comunista, la recita del Padre Nostro a fianco del patriarca Daniel e la prima Messa celebrata da un Pontefice in Transilvania. Sono i momenti salienti del viaggio del Papa in Romania, dal 31 maggio al 2 giugno, 20 anni dopo Giovanni Paolo II, il primo papa a visitare un Paese a maggioranza ortodossa, e 30 anni dopo la caduta del Muro di Berlino. No a "cultura dell'odio" e della paura, sì a dialogo e fraternità

Card. Bassetti: “Partecipare al voto per portare più Italia in Europa”

Si è conclusa con un appello a non disertare le urne, domenica prossima, l'introduzione del card. Gualtiero Bassetti all'Assemblea della Cei. La sinodalità come "bussola", la missione come tema principale e un doppio appello: per il terzo settore e per il dopo-terremoto in Centro Italia. All'attenzione dei vescovi anche le Linee guida sugli abusi. Il Papa parteciperà all'incontro di Bari sul Mediterraneo, il 23 febbraio 2020, ha annunciato il cardinale

Missione. Mons. Beschi (Bergamo): “Parla anche a chi non è nella Chiesa”

Mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo e relatore all'Assemblea Cei, spiega al Sir il tema principale dell'assise dei vescovi, e il legame con gli Orientamenti pastorali del prossimo decennio. "Bisogna ritornare a concepire la Chiesa nell'ottica della missione, che non è mai un fatto soltanto individuale", dice a proposito del rapporto tra la "via" della missione e la "sinodalità" auspicata da Papa Francesco. Ma la missione - aggiunge - "parla anche a chi non è nella Chiesa"

La scuola aperta a tutti di san Giovanni Battista De La Salle

Un pioniere nel campo dell'educazione, convinto che l'istruzione è un diritto per tutti, anche dei poveri: così Papa Francesco ha definito San Giovanni Battista de La Salle, ricevendo in Sala Clementina i Fratelli delle Scuole Cristiane in occasione del terzo centenario della morte del loro fondatore. «Siate protagonisti di una "cultura della risurrezione", specialmente in quei contesti esistenziali dove prevale la cultura della morte – ha detto Francesco – Non stancatevi di andare in cerca di quanti si trovano nei moderni "sepolcri" dello smarrimento, del degrado, del disagio e della povertà, per offrire speranza di vita nuova».