Al centro del messaggio del papa per la Quaresima la parabola del ricco e del povero Lazzaro. Francesco mette in guardia dal denaro come idolo tirannico, che può asservire noi e il mondo intero a una logica egoistica. L’antidoto: l’ascolto della Parola, che ci aiuta ad accogliere la vita e amarla
Nel 50° Messaggio per la Giornata mondiale della pace, papa Francesco indica nella "cura" della nonviolenza l'antidoto ad un mondo "frantumato", preda di "una terribile guerra mondiale a pezzi". L'esempio da seguire è quello delle donne, come Madre Teresa e Leymah Gbowee. "Essere veri discepoli di Gesù significa aderire anche alla sua proposta di non violenza". "Nessuna religione" è terrorista, la nonviolenza si impara tra le "mura di casa".
Un "racconto per immagini" del Giubileo, tratto dalle molte "prime volte" inserite da Francesco nella tradizionale celebrazione giubilare. Dall'apertura della prima Porta Santa a Bangui al "mea culpa" per i poveri e gli esclusi. Ripercorri tutto il cammino dell'anno giubilare nello speciale dedicato al Giubileo della Misericordia.
L'ultima udienza prima della chiusura del Giubileo, pronunciata da Papa Francesco davanti a 22mila persone, è dedicata a "un'opera di misericordia che tutti conosciamo molto bene, ma che forse non mettiamo in pratica come dovremmo: sopportare pazientemente le persone moleste".Domenica 20 novembre, in allegato alla Difesa, non perdere il secondo inserto giubilare dedicato proprio alle Opere di misericordia spirituali.
Il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino descrive il pellegrinaggio che Papa Francesco compirà il 4 agosto alla Porziuncola, "pellegrino tra i pellegrini". Una sorpresa che, dopo la storica visita di tre anni fa, traccia una sorta di "filo rosso" tra Onorio III e Francesco, nell'ottavo centenario del Perdono di Assisi. "Lo accogliamo con gioia, onoriamo il suo magistero, preghiamo per lui e lo sentiamo particolarmente 'nostro'".
Nel viaggio in Polonia Papa Francesco non fa sconti agli oltre 1.500.000 giovani presenti alla Messa al Campus Misericordiae. "Potranno giudicarvi dei sognatori", ma "la Chiesa oggi vi guarda, il mondo vi guarda". No ai "giovani-divano" e alla "divano-felicità", sì a "giovani con le scarpe". "Installate bene la connessione più stabile", la memoria di Dio "non è un disco rigido". Gli affacci alla finestra e le altre tappe del viaggio. Appuntamento a Panama fra tre anni.
Venerdì Francesco sarà il terzo papa a varcare i cancelli del luogo degli orrori più noto al mondo, dove sono stati sterminati quasi due milioni di ebrei, e non solo, in nome di un odio all’uomo, prima ancora che alla fede.
Per l’ultima udienza generale prima della pausa di luglio Francesco ha riservato ai 15mila fedeli presenti in piazza una sorpresa: per la prima volta, ha pronunciato tutta la catechesi insieme a un gruppo di rifugiati.
Papa Francesco a Villa Nazareth di Roma si ferma più di un'ora e mezza a rispondere alle domande di studenti ed ex studenti. "Tante volte mi sono trovato in crisi con la fede", ha confessato: ci sono tanti cristiani "truccati" da santi. "Il Signore ci liberi dai briganti e dai sacerdoti che vanno sempre di fretta. "Rischia!", l'imperativo ai ragazzi, esortati a "sporcarsi le mani".