Alla vigilia dell’inizio della terza edizione della Scuola delle arti e dei mestieri della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, abbiamo incontrato il direttore p. Francesco Occhetta e la vicedirettrice Gloria Amaduzzi, per capire meglio una scuola che vuole essere strumento per rivitalizzare attività tradizionali del passato, rilanciandole nel futuro come possibile occasione di lavoro ma anche di sensibilizzazione e responsabilizzazione su mestieri preziosi all’interno di strutture antiche come la basilica vaticana
Si è svolta questa mattina nella sede della Cei a Roma, la riunione della Consulta per i beni culturali di interesse religioso legati al sisma del 2016, alla quale hanno preso parte mons. Giuseppe Baturi, Segretario generale della Cei, Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione dei territori interessati dal sisma 2016, Claudia Cenci, soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 (Mic), assieme ai vescovi o i loro rappresentanti di 19 diocesi interessate dal terremoto e fr. Francesco Piloni, ministro della Provincia dei Frati minori dell’Umbria.
La storia di Roma è legata indissolubilmente al cristianesimo ed alle due figure che, dopo Gesù Cristo, sono i maggiori rappresentanti: San Pietro e Paolo. Entrambi moriranno martiri, prima perseguitati ed infine uccisi il 29 giugno del 67 d.C., per questo motivo il 29 giugno è la festa di San Pietro e Paolo, particolarmente sentita nella città di Roma, della quale sono i patroni e con la quale esiste un legame profondo, testimoniato da luoghi, storie ed eventi che coinvolgono tutta la capitale
“Per me la bellezza di Chiara in questo tempo è che lei in qualche modo ci ha rivelato una caratteristica di Dio che è con te, a cui tante volte non pensiamo: Dio è un Dio felice. Lo pensavo quando ho visto morire Chiara, e l’ho vista morire così, credo che anche tu devi essere morto così, felice. Perché se l’amore sulla croce ci rende felici, in qualche modo anche tu Signore lì, dovevi essere felice, perché l’amore non ti poteva tenere. Credo proprio che sia così, Dio anche è morto felice come Chiara, perché Chiara è una sua figlia”.
“Grazie per il vostro impegno per le famiglie. Siete un movimento in espansione: migliaia di équipes sparse in tutto il mondo, tante famiglie che cercano di vivere il matrimonio cristiano come un dono. La famiglia cristiana sta attraversando in questo cambiamento d’epoca una vera e propria ‘tempesta culturale’ e si trova minacciata e tentata su vari fronti. Il vostro lavoro, perciò, è prezioso per la Chiesa”.
Arrivato anche in Italia il libro “Dio. La scienza, le prove. L’alba di una rivoluzione”, di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnaisses, che in Francia ha venduto 300mila copie e nel Bel Paese è già stato ristampato 2 volte, vendendo nella prima settimana 3mila copie grazie alle quali è nono nella classifica generale delle vendite e secondo in quella dei saggi, riuscendo ad incuriosire i lettori grazie ad un linguaggio accessibile con il quale vengono riportate le testimonianze di 20 specialisti che dimostrano come un’intelligenza creatrice non sia inconciliabile con l’evidenza scientifica. Abbiamo raggiunto gli autori per chiedere loro qualcosa di più su un libro così controverso, che non può evitarci di mettere provocatoriamente il punto interrogativo proprio sul titolo stesso: ma quindi Dio esiste? E voi credete in Dio?
Sembra ormai lontana la pandemia di Covid-19, e con essa le restrizioni e tutti gli accorgimenti resisi necessari per limitare i danni, ed invece è ancora presente in molte persone, soprattutto dal punto di vista psicologico, con ferite più o meno gravi che hanno segnato l’animo di ognuno, lasciando una traccia che ognuno affronta in modo diverso. “Dopo la fine della pandemia mi sono resa conto che c’era stato un disturbo da stress post traumatico di dimensioni globali”, sono le parole di Vittoria Lugli, psicologa, psicoterapeuta, esperta di terapia sistemico-relazionale e, fino a dicembre scorso, responsabile dell’Ufficio per la Tutela dei minori per la diocesi di Roma, che da poco ha pubblicato il libro “In volo con le emozioni. Un nuovo approccio per gestire le emergenze della vita” (ed. San Paolo), nel quale si spiega un tipo di psicologia meno diagnostica e maggiormente addestrativa
Prosegue la serie di vicende che animano da tempo lo stabilimento dell’ex Ilva di Taranto, ultima solo in ordine cronologico è la nomina da parte del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, di Giancarlo Quaranta come commissario straordinario per amministrare Acciaierie di Italia Spa. Un nuovo intervento che se per alcuni è visto come segno di speranza, per altri sembra invece una sorta di accanimento terapeutico giustificato solo dal bisogno di evitare responsabilità. "Ci dicono da sempre che i soldi per la transizione ecologica non ci sono. Invece no, i soldi ci sono e sono tanti, vengono spesi male, per una prospettiva di riarmo e di scontro tra blocchi geopolitici”, il punto di vista di Alessandro Marescotti, tarantino e presidente dell'associazione di volontariato PeaceLink
Nell’anno della preghiera indetto da Papa Francesco, la chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli di Roma si prepara a vivere i 1500 anni dall’apparizione a santa Galla. Una storia che parla di pellegrinaggi dei Papi e del popolo romano per chiedere intercessione nei momenti più difficili della storia ma, soprattutto, di carità ispirata al Vangelo ed alla testimonianza di chi vede nei poveri il corpo di Cristo. Il parroco, padre Davide Carbonaro: “La domina Galla sarebbe contenta se questa luce apparsa 1500 anni fa nella sua casa, continuasse a comparire nei cuori di tante famiglie, di tanti luoghi dove la carità non è vissuta in pianezza”