“Grazie per il vostro impegno per le famiglie. Siete un movimento in espansione: migliaia di équipes sparse in tutto il mondo, tante famiglie che cercano di vivere il matrimonio cristiano come un dono. La famiglia cristiana sta attraversando in questo cambiamento d’epoca una vera e propria ‘tempesta culturale’ e si trova minacciata e tentata su vari fronti. Il vostro lavoro, perciò, è prezioso per la Chiesa”.
Arrivato anche in Italia il libro “Dio. La scienza, le prove. L’alba di una rivoluzione”, di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnaisses, che in Francia ha venduto 300mila copie e nel Bel Paese è già stato ristampato 2 volte, vendendo nella prima settimana 3mila copie grazie alle quali è nono nella classifica generale delle vendite e secondo in quella dei saggi, riuscendo ad incuriosire i lettori grazie ad un linguaggio accessibile con il quale vengono riportate le testimonianze di 20 specialisti che dimostrano come un’intelligenza creatrice non sia inconciliabile con l’evidenza scientifica. Abbiamo raggiunto gli autori per chiedere loro qualcosa di più su un libro così controverso, che non può evitarci di mettere provocatoriamente il punto interrogativo proprio sul titolo stesso: ma quindi Dio esiste? E voi credete in Dio?
Sembra ormai lontana la pandemia di Covid-19, e con essa le restrizioni e tutti gli accorgimenti resisi necessari per limitare i danni, ed invece è ancora presente in molte persone, soprattutto dal punto di vista psicologico, con ferite più o meno gravi che hanno segnato l’animo di ognuno, lasciando una traccia che ognuno affronta in modo diverso. “Dopo la fine della pandemia mi sono resa conto che c’era stato un disturbo da stress post traumatico di dimensioni globali”, sono le parole di Vittoria Lugli, psicologa, psicoterapeuta, esperta di terapia sistemico-relazionale e, fino a dicembre scorso, responsabile dell’Ufficio per la Tutela dei minori per la diocesi di Roma, che da poco ha pubblicato il libro “In volo con le emozioni. Un nuovo approccio per gestire le emergenze della vita” (ed. San Paolo), nel quale si spiega un tipo di psicologia meno diagnostica e maggiormente addestrativa
Prosegue la serie di vicende che animano da tempo lo stabilimento dell’ex Ilva di Taranto, ultima solo in ordine cronologico è la nomina da parte del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, di Giancarlo Quaranta come commissario straordinario per amministrare Acciaierie di Italia Spa. Un nuovo intervento che se per alcuni è visto come segno di speranza, per altri sembra invece una sorta di accanimento terapeutico giustificato solo dal bisogno di evitare responsabilità. "Ci dicono da sempre che i soldi per la transizione ecologica non ci sono. Invece no, i soldi ci sono e sono tanti, vengono spesi male, per una prospettiva di riarmo e di scontro tra blocchi geopolitici”, il punto di vista di Alessandro Marescotti, tarantino e presidente dell'associazione di volontariato PeaceLink
Nell’anno della preghiera indetto da Papa Francesco, la chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli di Roma si prepara a vivere i 1500 anni dall’apparizione a santa Galla. Una storia che parla di pellegrinaggi dei Papi e del popolo romano per chiedere intercessione nei momenti più difficili della storia ma, soprattutto, di carità ispirata al Vangelo ed alla testimonianza di chi vede nei poveri il corpo di Cristo. Il parroco, padre Davide Carbonaro: “La domina Galla sarebbe contenta se questa luce apparsa 1500 anni fa nella sua casa, continuasse a comparire nei cuori di tante famiglie, di tanti luoghi dove la carità non è vissuta in pianezza”
Roma si prepara al Giubileo 2025, quando arriveranno anche pellegrini con disabilità che, dal 28 al 30 aprile, avranno un momento a loro riservato. “Perché una città più vivibile per i suoi cittadini è anche più accogliente per tutti”, è stato l’appello di Papa Francesco che ha chiesto alla capitale di diventare città di speranza. Abbiamo incontrato suor Veronica Amata Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della Cei, per capire come procede il cammino verso l’Anno Santo che lei spera possa essere l’occasione perché i luoghi, nati belli per vivere un cammino di fede di spiritualità, diventino normalmente luoghi per tutti
Inglobata all’interno del quartiere ebraico di Roma, con l’ingresso principale in piazza Campitelli, dove nel 1943 sorgeva una base di quella forza di polizia che sarebbe divenuta la Guardia nazionale repubblicana, e l’ingresso di servizio su Portico d’Ottavia, dove il 16 ottobre 1943 avvenne il rastrellamento del ghetto di Roma, sorge la chiesa di Santa Maria in Portico che, durante la seconda guerra mondiale, si è distinta positivamente per aver dato rifugio a chi cercava di sfuggire dalla persecuzione, tanto da ricevere il riconoscimento della comunità ebraica italiana. La testimonianza del parroco, padre Davide Carbonaro, "Chi salva poche persone ha salvato veramente l'umanità"
In occasione degli 800 anni dal primo presepe realizzato a Greccio da San Francesco d’Assisi, viene lanciato nelle televisioni italiane il documentario “Betlemme-Italia: viaggio nel presepe”, il racconto della tradizione presepista nelle diverse regioni d’Italia.
Alla luce degli ultimi eventi che stanno infiammando Israele e Palestina, facendo innalzare dopo i fatti del 7 ottobre scorso il rischio di propagazione del conflitto in tutta l'area mediorientale ed anche oltre, hanno quasi il senso di premonizione le parole del patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa che parlava di questo territorio come "una faglia umana dove le tensioni molto spesso vengono fuori". Rileggiamo in questo nuovo senso il viaggio in Terra Santa dei giornalisti dei settimanali cattolici italiani vincitori delle edizioni 2019 e 2020 del concorso giornalistico “Selezione nazionale ‘8xmille senza frontiere’”, organizzato dal Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli della Cei e dalla Fisc-Federazione italiana settimanali cattolici. La terra promessa per gli ebrei, la terra dove nacque, visse, morì e resuscitò Gesù Cristo per i cristiani, il luogo dove Maometto iniziò l’ascensione per i musulmani, ma anche il luogo dove operano le pietre vive testimoni di una Chiesa che non si stanca di porgere la mano ai bisognosi