Nato come racconto per ragazzi, Il Piccolo Principe segue il destino delle opere che vanno oltre il target ipotizzato e arrivano dove uno non si aspetterebbe.
L’arte della buona battaglia è il libro dell’ascolto silenzioso prima ancora della scrittura. È dal silenzio che nasce la parola, e in questo silenzio divenuto comunicazione si intuisce l’aiuto reale ai sofferenti, agli ultimi, a coloro che hanno perso la speranza e il senso del vivere. Don Fabio Rosini entra profondamente nel cuore della cosiddetta modernità affrontandone gli scogli, le tempeste, i naufragi e nello stesso tempo mostrando come non abbia molto senso distinguere tra antico e moderno.
Per Benedetto XVI lo studio non era una fredda collazione di dati, ma comunione con il Lògos, la “potenza originaria e comprensiva d’ogni essere” come scrisse nel 1969 in "Introduzione al Cristianesimo". L’essere non è stato mai per lui solo ricerca, ma partecipazione umana, avvicinamento anche emozionale al Principio perduto e sempre bramato, anche perché parlando del Quarto Vangelo scrisse che qui emerge più che altrove come in Gesù la Legge sia diventata Persona
Un messaggio che resta, perché fusione atemporale di fisicità e di spirito, di speranza per tutti, poveri e non. Semplicemente di umanità. Ciao, O Rey, e grazie per il tempo magico che ci hai regalato
Quarant'anni fa il primo pranzo di Natale della Comunità di Sant'Egidio. Il consigliere spirituale della Comunità, l’arcivescovo Vincenzo Paglia, ricorda l’inizio di tutto: quel giorno che ha cambiato le storie di Natale di tanta gente, dal volontario al comune cittadino, dall’immigrato al disoccupato, dal povero al dipendente da droghe e alcol. Lo fa nel libro edito dalla San Paolo, che non poteva non chiamarsi "Il pranzo di Natale", con prefazione del card. Matteo Zuppi, per la sua semplice, assertiva semplicità.