Maria Chiara Biagioni

Maria Chiara Biagioni

Fine Vita: vescovi Emilia-Romagna su decreto suicidio assistito, “proposta che sconcerta”

“La proposta della Regione Emilia-Romagna di legittimare con un decreto amministrativo il suicidio medicalmente assistito, con una tempistica precisa per la sua realizzazione, presumendo di attuare la sentenza della Corte Costituzionale 242/2019, sconcerta quanti riconoscono l’assoluto valore della persona umana e della comunità civile volta a promuoverla e tutelarla”. 

Elezioni in Bielorussia. Giusti (Ispi): “Una messa in scena, ma per opporsi al regime ci vuole coraggio”

Si sono svolte domenica 25 febbraio le elezioni per la Camera bassa del parlamento in Bielorussia. Senza un partito di opposizione, nella totale assenza di una campagna politica vera e propria, nella “completa epurazione” dallo spazio pubblico delle organizzazioni della società civile e con la conservazione di soli 4 partiti filogovernativi. Il Paese, inoltre, ha detto no anche alla presenza di osservatori internazionali a garanzia del cittadino e per una valutazione “imparziale e trasparente” del voto

Ucraina. Mons. Kulbokas (nunzio): “Non rassegniamoci alla guerra, è sangue che cola”

A due anni dall’inizio dell’invasione delle forze armate russe su tutto il territorio ucraino, parla il nunzio apostolico a Kiev mons. Visvaldas Kulbokas che in questa intervista al Sir, rivolge un appello: “non ha diritto di esistere nessuna azione che minaccia e toglie la vita ad un essere umano. Questo vale per tutti. Quando si mette al centro del nostro pensiero, la persona, i bambini, le loro mamme e i loro papà, certamente non c'è più posto né per un'aggressione né per priorità che a volte si danno alle considerazioni storiche e politiche. È tutta teoria distaccata dalla realtà. L'appello principale oggi è dunque quello di guardare con i propri occhi al sangue che cola. È il segno che parla più degli altri”

Ucraina. Mons. Crociata: “Non ci si abitui alla guerra, perseguire con determinazione una diplomazia per la pace”

“L’Unione europea fin dall’inizio si è mossa compatta, anche se strada facendo, la compattezza ha mostrato delle crepe. Dobbiamo auspicare che l’iniziativa diplomatica si dispieghi in tutte le direzioni e con tutta l’ampiezza di cui può disporre”. È l’appello lanciato oggi da mons. Crociata, a nome dei vescovi dell’Unione europea, a due anni dall’inizio dell’aggressione russa su vasta scala in Ucraina. “Questa guerra – aggiunge - è una prova per l’Unione europea almeno per due ragioni: per la prova di unità che le chiede e per la minaccia che non molto oscuramente lascia balenare all’orizzonte”

Caritas-Spes: “L’Ucraina brucia e la crisi umanitaria si sta aggravando”

Sono oltre 6 milioni gli ucraini sfollati e quasi altri 4 milioni sono stati costretti a fuggire all’interno dei confini. Decine di migliaia di territori rimangono sotto occupazione coprendo quasi 300mila chilometri quadrati di territorio contaminato di mine. “Un tempo acclamata come il granaio dell’Europa, l’Ucraina ora brucia nel crogiolo del conflitto”. Don Vyacheslav Grynevych, direttore di Caritas-Spes Ucraina: “Secondo le previsioni degli esperti, la guerra potrebbe durare fino a un decennio. Siamo pronti fornire un’assistenza a lungo termine”

Ucraina: appello delle Chiese per “una pace giusta” e per il ritorno dei bambini, dei civili e dei prigionieri di guerra deportati dalla Russia

“Esortiamo la comunità internazionale, i leader religiosi e politici dei vari Paesi di continuare nel loro impegno per proteggere l’Ucraina dall’aggressione russa, per assistere coloro che stanno soffrendo per le conseguenze di questa guerra. Questo include il ritorno in Ucraina dei bambini, dei civili e dei prigionieri di guerra ucraini deportati illegalmente dalla Russia. Infine, esortiamo a continuare l’impegno per promuovere la vittoria e l’instaurazione di una pace giusta e duratura in Ucraina”.

Quaresima in Ucraina. Mons. Yazlovetskyi (Kyiv): “Ogni attacco dei russi è una stazione della Via Crucis”

Mons. Oleksandr Yazlovetskyi, vescovo ausiliare della diocesi di Kyiv-Zhytomyr e presidente di Caritas-Spes, racconta come si sta vivendo in Ucraina il periodo quaresimale alla vigilia del 24 febbraio, il giorno in cui due anni fa ebbe inizio l’invasione delle forze russe su tutto il territorio ucraino. “Capiamo cosa significa essere umili - spiega - quando vediamo piangere le famiglie ai funerali. Proprio ieri ho celebrato la messa per un ragazzo ucciso sul fronte. Mi ha chiamato il fratello, dicendo che a giorni arriverà la salma. Che parole dire? Non ci sono parole, solo silenzio”

Ucraina e Russia. Mons. Pezzi (Mosca): “Non si spenga mai nel cuore dell’uomo la speranza della pace”

Mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca: “Le vie diplomatiche della pace sono veramente importanti. A questo riguardo mi sembrano significative le dichiarazioni che ho sentito in questi giorni sia da parte di Mosca che da parte di Kiev. Sono dichiarazioni di stima nei confronti dell'impegno del card. Zuppi. Vanno in questa direzione anche le ultime dichiarazioni dell'ambasciatore russo presso la Santa Sede, che ha parlato della importanza e della opportunità di una ripresa di questa missione. Il Papa ha fatto una sua proposta e il fatto che il Papa si sia mosso fino a questo punto, dice che la Chiesa ha fiducia che nel cuore dell'uomo non si spenga mai la speranza per la pace”