“Se vedete intorno a voi le guerre, non rassegnatevi! I popoli desiderano la pace”. Lo chiedono i rappresentanti delle grandi religioni mondiali, ebrei, cristiani, musulmani sunniti e sciiti, membri delle tradizioni buddiste e induiste, nell’Appello di Pace che hanno consegnato, per mano dei bambini, agli ambasciatori di tutto il mondo. “Ringraziamo tutti gli amici del dialogo nel mondo e diciamo loro: coraggio! Il futuro del mondo dipende da questo: che ci riconosciamo fratelli. I popoli hanno un destino da fratelli sulla terra”.
“Desidero esprimere la mia preoccupazione per la situazione dei migranti e dei richiedenti asilo in situazione di vulnerabilità la cui dignità umana e i diritti fondamentali dovrebbero essere rispettati. Il loro diritto di chiedere asilo dovrebbe essere protetto e gli Stati dovrebbero rispettare il principio di non respingimento delle persone a rischio nel loro Paese d’origine”.
L’unità della Chiesa e del popolo armeno, la testimonianza dei cristiani in “tempi difficili e bui”, il lavoro instancabile per la pace. Queste le direttrici indicate da Sua Beatitudine Raphaël Bedros XXI Minassian. Il 23 settembre scorso il Sinodo dei vescovi della Chiesa patriarcale di Cilicia degli Armeni, convocato a Roma, lo ha eletto capo della Chiesa di Cilicia degli Armeni. Un popolo sparso in tutto il mondo, costretto da eventi spesso tragici della storia, alla diaspora
Presentazione choc del Rapporto Ciase sugli abusi sessuali nella Chiesa di Francia: in 70 anni 216mila vittime e tra i 2.900 e 3.200 sacerdoti e religiosi aggressori. I vescovi e i superiori religiosi dichiarano: “Di fronte a tante vite spezzate, spesso distrutte, ci vergogniamo e ci indigniamo”. “Il nostro pensiero e il nostro immenso dolore, come donne e uomini, come vescovi o superiori e superiori di istituti religiosi, vanno soprattutto alle vittime”, aggiungono
Da Hakha, nello Stato del Chin, giunge il “grazie” del vescovo Lucius Hre Kung a Papa Francesco per l’appello di pace in Myanmar lanciato domenica scorsa all’Angelus. “La gente abbandona le proprie case per paura della guerra e fugge verso luoghi sicuri”, racconta il presule
“Vi chiedo di essere vivaci, attivi, creativi, per organizzarvi con le famiglie, in sintonia con quanto si svolgerà a Roma. Si tratta di un’occasione preziosa per dedicarci con entusiasmo alla pastorale familiare: sposi, famiglie e pastori insieme. Coraggio, dunque, cari Pastori e care famiglie, aiutatevi a vicenda per organizzare incontri nelle diocesi e nelle parrocchie di tutti i continenti. Buon cammino verso il prossimo Incontro mondiale delle famiglie!”.
Testimonianza al Sir direttamente da La Palma di José Luis Cámara, della Caritas diocesana di Tenerife: “Le eruzioni stanno ancora continuando e ogni giorno è un’avventura nuova. La gente qui di La Palma vive questa emergenza con molta paura, incertezza perché si stanno producendo in continuazione terremoti e colate di lava liquida. Si è poi alzata una nube tossica di gas, cenere e lapilli che sta colpendo l’isola e la popolazione. Ma dentro a tutte queste difficoltà, stiamo anche registrando una corrente di solidarietà importante. Si è mobilitata moltissima gente, non solo da parte delle altre isole delle Canarie ma da tutto il mondo. Caritas ha lanciato una campagna per l’emergenza e stiamo lavorando in maniera coordinata con Caritas Spagnola, Caritas Europa e Caritas Internationalis”