Pochi giorni fa, l’assegnazione del Premio Nobel per la medicina 2023 agli scienziati Katalin Karikó e Drew Weissman. Motivazione del prestigioso riconoscimento: avere gettato le basi per i vaccini a mRNA (RNA messaggero), che hanno reso possibili i vaccini anti Covid-19. Ma la storia dei vaccini a mRNA non inizia certo nei giorni convulsi della pandemia. Piuttosto, essi sono il risultato di decenni di studi teorici (peraltro, a lungo snobbati), che hanno rivelato la loro reale utilità quando più ne abbiamo avuto bisogno.
Si tratta di un modello di IA che sappia rintracciare, nel campione esaminato da un patologo, le spie precoci di numerose forme di cancro, anche nelle tipologie più sfuggenti
La medicina dei trapianti continua a rappresentare un’importante risorsa – a volte l’unica - per la cura di varie e importanti patologie. Negli ultimi cinquant’anni, gli enormi avanzamenti che la scienza trapiantologica ha conosciuto hanno permesso di affinare le tecniche di trasferimento degli organi (quelli trapiantabili), oltre che controllare sempre meglio il fenomeno del “rigetto” (dovuto all’incompatibilità immunologica tra ricevente e donatore), ottenendo tassi di “successo” sempre più alti nelle diverse tipologie di trapianto. Anche nel nostro Paese, poi, i progressi scientifici in questo campo sono stati supportati e valorizzati dallo sviluppo di una eccellente rete organizzativa – per merito del Centro Nazionale Trapianti – che ha consentito di ottimizzare al meglio le risorse disponibili.
Si tratta della prima volta in cui è possibile sintetizzare il suono delle parole e le espressioni del volto partendo direttamente dall'attività cerebrale.
E' essenziale che il mondo interrompa il consumo di combustibili fossili il più rapidamente possibile e si adatti a gestire le ondate di calore sempre più intense e frequenti, segno distintivo dell'emergenza climatica.