Nel 2019 i quotidiani hanno parlato di immigrazione il 30% in più dell'anno scorso. I notiziari dei telegiornali vi hanno dedicato oltre 4.000 servizi, ossia il numero più alto negli ultimi dieci anni. Nei tg solo un giorno su 365 non ha avuto notizie riguardanti profughi, migranti, rifugiati. Il caso Sea Watch (e analoghi) dovuti agli effetti del Decreto sicurezza hanno fortemente contribuito. Se ne parla nel VII Rapporto Carta di Roma "Notizie senza approdo", presentato oggi a Roma, a cura dell'Associazione Carta di Roma e Osservatorio di Pavia
Due grandi testimoni della lotta alla mafie: don Luigi Ciotti, fondatore di Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie e Federica Angeli, giornalista di La Repubblica, entrambi costretti a vivere sotto scorta. Hanno partecipato ieri a Roma all'incontro sul ruolo del giornalismo nella lotta alle mafie. Sullo sfondo le vicende di questi giorni a Malta in seguito all'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Sono arrivati stamattina all'aeroporto di Fiumicino 113 profughi siriani dal Libano. Sono entrati grazie al progetto totalmente autofinanziato dalla raccolta fondi di Sant’Egidio e dall’8 per mille delle Chiese valdese e metodiste, con la partecipazione dell'Unione buddista europea. Tra i nuovi arrivi c'erano decine di bambini, famiglie intere, ragazzi con disabilità
Sono una ventina le persone morte nell'ennesimo naufragio a 500 metri da Lampedusa. 149 i superstiti. Un video diffuso dalla Guardia costiera mostra le drammatiche immagini dei salvataggi. Sul molo Favarolo, accanto alle persone salvate, c'era come sempre don Carmelo La Magra, parroco di Lampedusa. Il suo racconto al Sir
A distanza di 8 anni e mezzo dal terremoto, lo tsunami e il disastro della centrale nucleare di Fukushima che provocarono oltre 22.200 morti, sono ancora tanti e poco conosciuti gli effetti collaterali sulla popolazione locale. Caritas Giappone è presente nella zona con un programma di riabilitazione che durerà fino al 2021. Il Papa incontrerà 300 sopravvissuti il 25 novembre a Tokyo, insieme ai volontari e al direttore di Caritas Giappone Isao Tadokoro
Le Chiese cristiane possono camminare fianco a fianco per affrontare i pericoli dell'odio e della xenofobia nei confronti dei migranti. Riflessioni di alto profilo e testimonianze di chi accoglie e viene accolto si sono alternate al convegno "Migranti e religioni" promosso a Roma dall'Ufficio nazionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso
"Proteggere ogni vita" è lo slogan della visita apostolica di Papa Francesco in Giappone dal 23 al 26 novembre prossimo. Un tema centrale per diversi aspetti: è la società con il più alto tasso di suicidi al mondo (30-35.000 ogni anno), soprattutto tra i giovani. Qui è nato anche il fenomeno degli "hikikomori": almeno 500.000 si sono autoreclusi dal mondo. Ce ne parla a Tokyo il missionario del Pime padre Andrea Lembo
Il 26 novembre, ultimo giorno del viaggio apostolico in Giappone, Papa Francesco celebrerà messa e incontrerà privatamente i confratelli gesuiti e gli studenti e docenti della Sophia University, fondata nel 1913 dalla Compagnia di Gesù su invito di Papa Pio X. Ce ne parla il cancelliere della Sophia University padre Tsutomu Sakuma
Grégoire Ahongbohon ha dedicato tutta la sua vita alle persone affette da gravi disturbi psichiatrici. Ha fondato l'Association Saint Camille de Lellis, che ha centri in Costa d’Avorio, Benin e Togo. Cura i malati e sensibilizza contro la terribile prassi di incatenare i malati mentali ai tronchi d'albero e sottoporli a orribili torture.