Riccardo Benotti

Riccardo Benotti

Liberati i pescatori di Mazara del Vallo: Cei, “una bella notizia e un messaggio di speranza per il Natale”

“Dopo molte settimane di sofferenza e di preghiera, si è giunti al felice esito di una vicenda che ha coinvolto le famiglie e l’intera comunità di Mazara. L’abbraccio tra i pescatori e i loro familiari costituisce una bella notizia e un messaggio di speranza per il Natale che ci apprestiamo a vivere. Al contempo, rappresenta anche un monito a tenere alta l’attenzione sulle condizioni precarie e difficili cui sono sottoposti spesso i lavoratori del mare, senza i quali – come ha avuto modo di ricordare Papa Francesco nell’intenzione di preghiera del mese di agosto – ‘in molte zone del mondo si soffrirebbe la fame'”.

Covid-19 e vita consacrata. P. Arturo Sosa (gesuiti): “La democrazia può essere vittima della pandemia”

"La pandemia si è convertita in molte nazioni in occasione per accelerare le tendenze autoritarie di governo e sospendere i processi democratici nella presa di decisioni". Ne è convinto padre Arturo Sosa Abascal, preposito generale della Compagnia di Gesù e presidente dell'Unione superiori generali (Usg), che annuncia anche il desiderio dei religiosi di un’esperienza sinodale della vita consacrata sul modello di quanto proposto dal Papa a tutta la Chiesa

Covid-19: morti oltre 80 salesiani. Don Artime (rettor maggiore): “Tanti nostri giovani sono stati eroici nel portare aiuto ai poveri”

"Abbiamo cercato con ogni mezzo di invitare i ragazzi e i giovani ad essere anzitutto molto responsabili e a seguire, in quanto cittadini, le indicazioni delle autorità civili e sanitarie di ogni Paese. In questo senso, abbiamo fornito, soprattutto ai ragazzi delle nostre opere, utili indicazioni pedagogico-educative e didattiche. Quando i ragazzi capiscono sono più attenti spesso di noi adulti". Parla don Ángel Fernández Artime, rettor maggiore dei Salesiani, sul momento vissuto dai confratelli alle prese con la pandemia nei quattro angoli del mondo

Messa di Natale. Don Tomatis (Ftis): “Sarà un vero Natale anche se più spoglio”. Si può celebrare già alle 19

"Lo sconcerto delle persone semplici che scuotono la testa pensando al fatto che quest’anno Gesù è costretto a 'nascere prima' (ma dove siamo finiti?) va riletto nella prospettiva della religione popolare, meno interessata alla verità storica degli eventi della salvezza (Gesù è nato a dicembre? È nato a Betlemme?) e totalmente coinvolta nella verità del racconto offerto dalla tradizione. E tuttavia quello che conta è che ci sia la notte e cioè il buio, nel quale annunciare 'lo splendore di Cristo, vera luce del mondo'". Lo spiega don Paolo Tomatis, docente alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, in merito alla Messa di Natale che dovrà essere anticipata a causa dell'emergenza sanitaria: "Ci si può chiedere, a questo proposito, a partire da quale ora si possa celebrare la Messa nella notte: dove non c’è la Messa della vigilia, già alle 19 si può celebrare la Messa nella notte? In questo tempo così singolare, possiamo rispondere di sì"