Quattordici stazioni, quattordici storie intrecciate con la vita delle persone lì detenute, gli agenti di Polizia Penitenziaria, gli educatori carcerari, i volontari, coloro che amministrano la giustizia. Con chi, soprattutto, il carcere lo subisce, come le famiglie delle persone ristrette, le vittima di reato, chi è stato per anni accusato ingiustamente. A raccogliere e scrivere le meditazioni sono stati don Marco Pozza, teologo e cappellano della Casa di Reclusione Due Palazzi, e Tatiana Mario, giornalista della Difesa e volontaria della parrocchia.
“La sofferenza e la morte che, come in altri parti d’Italia, state vivendo a causa del virus è per me motivo di preghiera e vicinanza umana. È anche la ragione della speranza cristiana: anche in questi momenti Dio ci sta parlando. Spetta all’uomo saper cogliere, dentro a questa voce, una guida per continuare a costruire, quaggiù, un pezzettino del Regno di Dio”.
“Più che soffiare sulla paura, più che attardarci sui distinguo, più che puntare i riflettori sulle limitazioni e sui divieti del Decreto, la Chiesa tutta sente una responsabilità enorme di prossimità al Paese”.
“L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica”.
“L’insidia di un nuovo virus che sta colpendo via via tanti paesi del mondo provoca preoccupazione. Questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità, ma dobbiamo assolutamente evitare stati di ansia immotivati e spesso controproducenti”.
Il decreto stabilisce che l’importo di 100 euro mensili (a integrazione dell’attuale bonus Irpef) verrà corrisposto interamente al di sotto di un reddito di 28.000 euro. Quindi quest’anno 600 euro e 1200 il prossimo; al di sopra di tale soglia – ed è una novità - l’importo decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro in corrispondenza di un reddito di 35.000 euro. Superato tale livello, l’importo del beneficio continua a decrescere fino ad azzerarsi sopra i 40.000 euro di reddito. Favorisce lavoratori privati e anche pubblici con alcune categorie in particolare (ministeriali e scuola). Trova il consenso dei sindacati e il via libera di principio delle imprese che attendono tagli sulla parte di loro competenza nella fiscalità legata al rapporto di lavoro. Più l’economia riprenderà tono, più margini ci saranno per dare continuità al secondo semestre 2020 un po’ più ricco
All’inizio del 2020 il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, affronta i principali temi all’ordine del giorno: dalla politica nazionale alle elezioni di Roma, dai movimenti dei giovani contro i cambiamenti climatici all’incontro di Bari, dal terrorismo e l’odio alla Brexit. E sul Sinodo della Chiesa italiana dice: “‘Sinodale’ è uno stile, un modo di vivere, un ‘convenire’, un’esistenza radicata in motivazioni profonde”
“La Chiesa, nelle sue multiformi espressioni, parla già con una sola voce polifonica. I linguaggi possono essere diversi, propri di ciascun media, ma tutti seguono lo spartito della comunione ecclesiale”. Lo dichiara Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, presentando il nuovo corso Anicec
"I cristiani sono perseguitati per il nome di Cristo. Nella lettera a Diogneto, si legge che sono portatori di principi e di una spiritualità che cozza con la mentalità del mondo. Tutte le confessioni cristiane. Quando ti uccidono non ti domandano se sei cattolico o ortodosso. Anche per i cristiani uccisi in Sri Lanka il giorno di Pasqua si può parlare di vera martiria". Intervista con il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei