Sergio Perugini

Sergio Perugini

In sala “Le assaggiatrici” di Silvio Soldini, su Netflix la miniserie “Adolescence”

Due titoli da non perdere. Anzitutto al cinema l’adattamento del romanzo di Rossella Postorino “Le assaggiatrici” per la regia di Silvio Soldini, con Cristina Comencini tra le autrici del copione. È il racconto di un gruppo di donne tedesche scelte dalle SS per assaggiare i pasti di Adolf Hitler. Protagonista l’ottima Elisa Schlott. Su Netflix la miniserie britannica di cui tutti parlano: “Adolescence”, ideata dallo sceneggiatore Jack Thorne e dall’attore Stephen Graham. Un giallo-poliziesco che si muove sul terreno del family drama. Una serie densa e sfidante. Con gli intensi Stephen Graham, Christine Tremarco e Owen Cooper

Su Netflix la miniserie “Il Gattopardo”, cercando la “Downton Abbey” italiana. Al cinema “L’orto americano” di Pupi Avati

La miniserie Netflix “Il Gattopardo”, che (ri)porta sullo schermo l’epopea risorgimentale di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, sembra rifarsi in termini visivo-estetici ai period drama inglesi, “Downton Abbey” o “The Crown” in testa. Una scommessa importante, che si gioca per un nuovo pubblico, soprattutto estero. Arriva nelle sale dal 6 marzo il noir-horror gotico firmato da Pupi Avati, “L’orto americano”, scelto come film di chiusura per l’81a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia.

Il Bob Dylan degli esordi in “A complete unknown”. In sala anche la commedia “10 giorni con i suoi”

Bob Dylan agli esordi negli anni ’60 è al centro del film “A complete unknown” di James Mangold, con Timothée Chalamet in una straordinaria mimesi fisica e canora. In sala anche la commedia italiana “10 giorni con i suoi” di Alessandro Genovesi, terzo capitolo sulle disavventure della famiglia Rovelli, con Fabio De Luigi e Valentina Lodovini, ambientata nella solarità della Puglia

Sfumature di vendetta e dilemmi esistenziali nelle serie “Acab” (Netflix) e “Il Conte di Montecristo” (Rai)

Il dramma della vendetta e il lavorio della corruzione della violenza. Quali sono i confini tra lecito e illecito, giustizia e reato, bene e male? Interrogativi esistenziali, morali, che prendono copro dalla visione di due prodotti di qualità in ambito seriale rilasciati a gennaio. Anzitutto su Netflix la miniserie “Acab” targata Cattleya, sei episodi diretti da Michele Alhaique che prendono le mosse dal romanzo di Carlo Bonini con Marco Giallini, Adriano Giannini, Valentina Bellè e Pierluigi Gigante. Diverso è l’approccio e lo stile di “Il Conte di Montecristo”, diretta dal danese Bille August, dal romanzo di Alexandre Dumas, una produzione di respiro internazionale di cui è capofila Palomar, con Sam Claflin, Jeremy Irons e Michele Riondino