Il tema che pericolosamente riemerge è la preoccupante mancanza di senso della realtà che la lunga esposizione alla rete determina soprattutto nei giovanissimi.
Nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che “revisiona” la valutazione del comportamento a scuola, conferendo maggiore peso alla “condotta”: il sei in comportamento genererà un debito scolastico in educazione civica; l’assegnazione di un cinque configurerà la bocciatura, a prescindere dal profitto scolastico; il comportamento condizionerà anche l’attribuzione dei crediti scolastici. In attesa che la proposta di legge passi al vaglio del Parlamento, abbiamo posto qualche domanda a Daniele Novara, pedagogista, fondatore del Cpp – Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti (https://www.metododanielenovara.it/).