I nostri ragazzi sono nel pieno del processo di autoidentificazione che conduce all'età cosiddetta adulta. Un diario, scritto con continuità e “passione”, li aiuterebbe.
Il linguaggio del corpo è complesso e le risposte non possono essere stereotipate, ma registrare e interpretare determinate espressioni, o azioni, può essere illuminante.
Arduo il compito di selezionare una destinazione per i nuclei dove sono presenti dei teen ager, i cui interessi risultano diametralmente opposti a quelli dei propri genitori.
In una società che al centro mette sostanzialmente l'individuo i social diventano una sorta di specchio nero dove rifugiarsi, elaborare le proprie frustrazioni e cercare riferimenti gratificanti.
Oggi il sentimento d'amore fatica a prevalere rispetto alle emozioni che reca con sé, più adeguate a impregnare l'unità di misura che caratterizza il nostro quotidiano, e cioè l'istante.