La mozione di maggioranza è stata approvata alla Camera con 183 voti a favore, 118 contrari e 2 astenuti; al Senato i favorevoli sono stati 95, 66 i contrari e 4 gli astenuti. Nel Piano strutturale sono presentati gli intenti programmatici su cui il governo fonderà la prossima legge di bilancio che di regola dovrebbe essere varata entro il 15 ottobre (ma il termine non è tassativo)
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge per il contrasto delle violenze ai danni del personale sanitario – che si sono moltiplicate in modo inquietante negli ultimi tempi – e ha provveduto all’aggiornamento del Piano strutturale di bilancio che ora verrà trasmesso al Parlamento.
Il Consiglio dei ministri (Cdm) ha esaminato lo schema di quello che alla luce delle nuove regole europee è diventato il documento-chiave per i conti pubblici e quindi per le scelte economiche e finanziarie del governo, a partire dalla prossima manovra. Si chiama “Piano strutturale di bilancio di medio termine”. Il Piano verrà definito in tutti i dettagli e quindi trasmesso alle Camere soltanto dopo il prossimo 23 settembre, data in cui l’Istat diffonderà i risultati della “Revisione generale delle stime annuali dei conti nazionali del periodo 1995-2023”.
A luglio l’Istat rileva un calo di quasi un punto (-0,9) rispetto a giugno, un dato peggiore delle previsioni. Su base tendenziale, vale a dire in confronto al luglio di un anno fa, il calo è del 3,3%. Nei giorni scorsi anche la Francia e soprattutto la Germania hanno mostrato numeri pesanti con il segno meno, ma questo non è motivo di consolazione, semmai di ulteriore preoccupazione, visti gli stretti legami tra le economie europee e in particolare tra la nostra e quella tedesca.
Stavolta sembra veramente chiuso il contenzioso tra l’Italia, che ha difeso a oltranza lo status quo su cui la potente lobby dei balneari aveva innalzato le barricate, e la Commissione europea, che in questi anni si è battuta perché fosse affermato il principio della libera concorrenza