L’ultima riunione del Consiglio dei ministri ha prodotto una serie molto varia di provvedimenti: dalla nuova stretta sul Superbonus, dopo che l’Istat ha certificato per il 2023 un balzo del deficit pubblico al 7,2%, ai controversi “test psicoattitudinali per i candidati in ingresso nei ruoli della magistratura”, che hanno provocato un’energica reazione delle toghe; dalle norme sulle “semplificazioni” che – tra l’altro – sono destinate ad ampliare in modo significativo il ruolo delle farmacie, alla revisione dell’organizzazione e delle regole per l’affido dei minori.
Attribuire ad alcune Regioni larghissime competenze in materie di fondamentale importanza finirebbe per cristallizzare, se non aumentare, i divari esistenti
Quando la partecipazione scende sotto una soglia minima che si potrebbe ritenere fisiologica in un Paese in cui il voto non è obbligatorio, è la stessa democrazia a essere insidiata
I dati Istat sul mercato del lavoro sono positivi anche nel quarto trimestre del 2023, così che lo scorso anno si è chiuso con un aumento di 481 mila occupati. L’incremento è stato proporzionalmente maggiore al Sud (spinto da Pnrr e Superbonus) che al Nord: +1,6% contro +1,3%. Lo scarto tra le due aree a vantaggio del Settentrione resta comunque vistoso, ben oltre i 21 punti percentuali
Il presidente uscente Marco Marsilio (FdI) è stato confermato alla guida della Regione Abruzzo con il 53,5% dei voti contro il 46,5% di Luciano D’Amico, sostenuto da una coalizione di centro-sinistra.
Il Parlamento ha dato il via libera alle tre missioni internazionali nel Mar Rosso, in Medio Oriente e in Ucraina, deliberate dal Consiglio dei ministri il 26 febbraio scorso. Il voto ha registrato una larghissima maggioranza trasversale anche su quella più controversa: la Eunavfor Aspides, destinata a salvaguardare la libertà di navigazione a fronte degli attacchi degli Houthi in un’area che comprende il Mar Rosso e il Golfo Persico.