Sono tre i decreti legge approvati dall’ultimo Consiglio dei ministri. In primo piano le “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”, poi il “decreto Sud” con l’introduzione di un’unica Zona economica speciale che coinvolge l’intero territorio delle regioni meridionali, mentre il terzo decreto, che interessa in particolare il Piemonte, rinvia al 1° ottobre 2024 il blocco della circolazione delle auto diesel euro 5
L’andamento dell’economia italiana nel secondo trimestre dell’anno è stato anche peggiore del previsto: -0,4% contro il -0,3% delle stime provvisorie diffuse dall’Istat a fine luglio, che già avevano registrato il passaggio in territorio negativo dei dati sul Prodotto interno lordo, dopo la lunga serie positiva del post-Covid. Un segnale preoccupante, tanto più se lo si legge contestualmente ad altre rilevazioni Istat, come quelle relative all’occupazione (-73mila occupati a luglio dopo sette mesi di crescita) e alla fiducia di consumatori e imprese (ad agosto lieve calo per i primi, diminuzione netta per le seconde).
A favore si sono espressi i gruppi di maggioranza (prima firmataria e relatrice della proposta è stata Maria Carolina Varchi di Fratelli d’Italia), in senso contrario quelli di opposizione, ad eccezione del gruppo di Azione-Italia Viva che ha lasciato libertà di coscienza
Senza i 35 miliardi previsti dal Pnrr per quest’anno, l’Italia dovrebbe finanziarsi sui mercati in misura ancora maggiore di quanto non debba già fare e con i tassi attuali sarebbe un salasso.
Il Governo ha deciso di cambiare 10 dei 27 obiettivi a cui è condizionata l’erogazione della quarta rata del Pnrr. Per questo, dopo un confronto con gli interlocutori europei, è stata convocata una riunione urgente della cabina di regia che ha approvato le modifiche, ora sul tavolo della Commissione Ue e presto in Parlamento: il 18 luglio il ministro con la delega per il Pnrr, Raffaele Fitto, riferirà alle Camere sullo stato di attuazione del Piano e sui suoi ultimi sviluppi